Il municipio sarà presto ristrutturato; una partizione verrà abbattuta. Qui è prevista l'apertura di un'agenzia postale il 1° marzo. “Non potrei immaginare la città vivere senza l'ufficio postale”, ammette il sindaco di Saint-Denis-en-Val, Marie-Philippe Lubet.
Fino alle prime settimane del 2024, gli oltre 7.600 abitanti varcavano ancora le porte dell'ufficio La Poste; il fiorista ha poi fornito un servizio postale fino all'inizio di dicembre. Ha deciso di non continuare più questa attività. «Era diventato troppo complicato da gestire», sintetizza il sindaco. «La Poste poteva giocare meglio perché, a livello finanziario, non compensa sufficientemente gli esercenti».
Un agente da reclutare
Marie-Philippe Lubet ha poi guidato il progetto di creazione di un'agenzia postale all'interno del municipio. “Recluteremo un agente con l’obiettivo di fornire un servizio ai Dionisiaci. Questo avrà un costo per il comune nonostante il compenso di La Poste. Ci aiuta anche con l’80% del costo del lavoro”.
I residenti non dovranno più recarsi all'ufficio postale di Saint-Marceau a Orléans per affrancare la posta, spedire un pacco o ritirare una lettera raccomandata. “Effettueremo tutte queste operazioni presso l'agenzia postale del municipio che sarà aperta anche sabato mattina”, spiega Marie-Philippe Lubet. “Invece non saranno possibili operazioni finanziarie, a parte piccoli ritiri”.
“Nell’occhio del ciclone”
Resta un’incognita: quanto sarà impegnata questa agenzia? Difficile, oggi, proiettarsi. “Il fiorista riceveva in media dalle dodici alle quindici persone al giorno”, stima il sindaco. Questa non è un'onda.
La reazione dell'opposizione
Un'allusione alle proteste portate dall'opposizione comunale. Yann Portugues, tramite un comunicato stampa, indica che “un'agenzia postale municipale sarà un male minore ma sarà un'attività postale a scapito dei dionisiaci perché il nostro comune dovrà finanziare gli agenti e il sistema attuato. Lo fa chiaro che non saremmo in questa situazione se l'ufficio postale non fosse stato chiuso.”