La loro avventura inizia nel marzo 2023, quando Mina, rimasta senza batteria sulla RER B, pensa a un progetto destinato a un’associazione presso la loro scuola. Rendendosi conto che la loro università non offriva supporto audio per aiutarli, hanno deciso di farlo da soli. Fu quindi dopo un anno e mezzo di lavoro, interrotto da un Erasmus, che “Insomnies” vide la luce. Grazie ad un’organizzazione rigorosa, riescono a registrare, modificare e condividere i loro podcast mentre si concentrano sui loro studi. Il loro segreto? La distribuzione dei compiti: Mina si occupa della comunicazione e Louise del montaggio.
Anche se non hanno incontrato grosse difficoltà, Mina e Louise hanno dovuto imparare sul campo: editing audio, creazione di un logo (con l’aiuto di un’amica), gestione della comunicazione, scelta dell’alloggio della piattaforma, acquisto dell’attrezzatura… Tuttavia, insistono sull’importanza del loro duo. «Per fortuna siamo in due, da soli, sarebbe troppo complicato, soprattutto con le lezioni», spiegano. Per ottimizzare il tempo, registrano più episodi contemporaneamente, ma trascorrono comunque una media di tre ore settimanali al montaggio.
E il nome “Insonnia”? Grandi appassionati di caffè e tè, inizialmente volevano trovare qualcosa intorno a queste bevande, ma alla fine scoprirono che l’idea non era abbastanza originale. Hanno quindi optato per un nome che rappresentasse la vita studentesca: stare alzati fino a tarda notte, a causa dei ripassi, dello stress degli esami o anche delle discussioni tardive con gli amici.
Mina e Louise ci dimostrano quindi che mescolare amicizia e progetti professionali è possibile. Amici da molti anni, conoscono i propri limiti e, sebbene lo prendano molto sul serio, non lo vedono come un lavoro, ma piuttosto come una discussione tra amici.