Collaborativo: Interstis sfida Microsoft in amministrazione

Collaborativo: Interstis sfida Microsoft in amministrazione
Collaborativo: Interstis sfida Microsoft in amministrazione
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Si moltiplicano le soluzioni che si posizionano come alternative a Office 365. Interstis, casa editrice borgognona, si inserisce in questa tendenza. La sua competenza è stata recentemente utilizzata dallo Stato per guidare “Hexagone”, uno dei tre progetti di suite collaborative sovrane.

Fondata nel 2013, la casa editrice ha da allora acquisito notorietà, in particolare utilizzando RESANA, la piattaforma collaborativa per gli agenti statali, dopo aver convinto DINUM. Si rivolge principalmente agli enti locali, ai ministeri o alle strutture sanitarie. Oggi conta 400.000 utenti in Francia e 50 dipendenti distribuiti in diverse filiali (Parigi, Montpellier, Nantes e Le Creusot).

Infra SecNumCloud, open source e fatto in casa

Dal punto di vista tecnologico, la sua suite è strutturata attorno a 10 funzionalità, tra cui l’editing di documenti, la posta elettronica, la gestione dei progetti, la directory collaborativa, il calendario condiviso e persino strumenti di videoconferenza.

Tutto si basa sull’infrastruttura SecNumCloud di Outscale (la filiale cloud di Dassault Systèmes).

Interstis utilizza OnlyOffice per la parte di testo, foglio di calcolo e presentazione. “In definitiva, la nostra offerta integrerà la soluzione Cryptpad supportata dal nostro partner francese Xwiki”, spiega a MagIT Mathieu Candel, responsabile della comunicazione dell’editore.

Per i video, Interstis utilizza un altro mattone open source con Jitsi. “Come parte del consorzio [Hexagone], stiamo anche lavorando per integrare la soluzione video crittografata end-to-end open source di Linphone supportata dal nostro partner di Grenoble Belledonne Communication”, spiega Mathieu Candel. “Il grande vantaggio rispetto a Jitsi – che è una buona soluzione WebRTC – è che permette di gestire in un’unica applicazione tutti gli usi della comunicazione istantanea: telefonia, video e chat.”

Per la messaggistica troviamo la tecnologia Bluemind. “Abbiamo fatto questa scelta per tre ragioni. Innanzitutto questa soluzione è riconosciuta da diversi anni per la sua qualità. Scalabile, si adatta perfettamente alla nostra strategia multi-tenant. Ultimo, ma non per importanza, [elle] garantisce la compatibilità al 100% con il client pesante di Outlook.

Sul GED, invece, Interstis ha sviluppato una propria soluzione, con “altissima modularità nella gestione dei diritti”. Questa tecnologia proprietaria dovrebbe essere resa open source a breve.

Interstis ha anche creato una propria messaggistica istantanea (tipo Slack/Team), chiamata “Dialogue”. Anche in questo caso, nell’ambito di Hexagone, questa applicazione verrà arricchita e completata con la tecnologia Linphone.

Se la soluzione vuole essere sicura, in un ambiente controllato dal cliente, deve essere anche aperta con API e connettori (SSO, LDAP, calendario, ecc.).

Conquistare l’Europa (e il settore privato) con l’esagono

“La filosofia di Interstis è quella di diventare, nei prossimi due anni, l’alternativa francese a Microsoft Office nel settore pubblico vincendo la “battaglia” degli enti locali”, spiega l’editore.

“Con Hexagone, una delle nostre sfide principali è diventare l’alternativa a Microsoft Office e Google Workspace nel settore pubblico. »

Mathieu CandelComunicazione responsabile d’Interstis

Per quanto riguarda Hexagone, la V1 dovrebbe essere disponibile prima di settembre con tre primi moduli: archiviazione e collaborazione dei documenti, email, comunicazione istantanea. L’editing collaborativo crittografato e la generalizzazione del controllo vocale seguiranno poco dopo.

Il consorzio dovrebbe fungere anche da acceleratore per Interstis. “Con Hexagone, una delle nostre principali sfide è diventare l’alternativa a Microsoft Office e Google Workspace nel settore pubblico – con target prioritari, gli attori del servizio pubblico territoriale: comunità, Centri Direzionali, EPCI, ecc. » situa l’editor. “Una volta stabilitasi in questo mercato, Hexagone ha l’ambizione di diventare un player europeo rivolgendo la propria offerta alle aziende private”.

L’ambizione c’è quindi, ma la strada si preannuncia lunga per uno sfidante che oggi fattura 4,5 milioni di euro. Potrà comunque contare sul sostegno dello Stato e di BPI per 10 milioni di euro in 3 anni a livello consortile.

Interstis sta comunque già lavorando a sviluppi della sua offerta come l’integrazione di firme elettroniche, APIfication o anche un’architettura di microservizi (“per fornire ancora più scalabilità e poter ottimizzare la nostra impronta energetica”, giustifica Mathieu Candel).

Anche l’agenda e gli elementi costitutivi della gestione del progetto dovrebbero essere revisionati.

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