Per esplorare le macerie, i ricercatori si affidano a scarafaggi telecomandati

Per esplorare le macerie, i ricercatori si affidano a scarafaggi telecomandati
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In caso di disastro o incidente, conoscevamo i cani da salvataggio. Ma da diversi anni i ricercatori lavorano sugli scarafaggi “cyborg”, veri e propri scarafaggi resi capaci di esplorare luoghi inaccessibili all’uomo.

Pubblicato il 23/04/2024 10:14

Aggiornamento il 23/04/2024 10:14

Tempo di lettura: 2 minuti

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Sciami di scarafaggi cyborg possono essere controllati a distanza per coordinarsi sui compiti e strisciare verso una destinazione target. Foto illustrativa (STEVE RUSSELL / STELLA DI TORONTO)

Questo potrebbe essere il futuro del pronto soccorso. Gli scarafaggi controllati a distanza dai servizi di emergenza, comandati a distanza come i droni, potranno infiltrarsi ovunque tra le macerie. Saranno in grado di mappare un’area irradiata, ad esempio, o localizzare le persone bloccate dopo un’esplosione o un terremoto.

Perché gli scarafaggi? Perché realizzare un robot minuscolo, molto agile, capace di intrufolarsi ovunque, oggi è tecnicamente impossibile. Da qui l’idea dei ricercatori dell’Università Tecnologica di Nanyang, Singapore, per prendere piccoli insetti robusti, resistenti al calore e alle radiazioni, come gli scarafaggi, e trasformarli in robot controllabili da remoto.

Per controllare l’insetto a distanza, mettiamo un mini zaino pieno di dispositivi elettronici e una sorta di cappello che solleticherà le sue antenne. Questi scarafaggi abbastanza grandi da poter trasportare questo carico sono scarafaggi giganti del Madagascar, che possono misurare sette centimetri di lunghezza. Per farlo andare a sinistra o a destra, gli elettrodi agiscono sulle loro antenne. Per farlo accelerare o rallentare, gliene viene messo un altro sulla pancia e funziona! Possiamo davvero farlo andare dove vogliamo. Inoltre, mantiene la sua autonomia per poter aggirare un ostacolo se necessario. Per questo risultato non è necessario alcun intervento chirurgico. Basta togliere lo zaino e il cappello e lo scarafaggio ritorna a una vita perfettamente normale.

Per il momento questi scarafaggi di salvataggio non svolgono missioni. È ancora ricerca. Ma li stiamo già formando. I ricercatori sono appena riusciti a controllare uno squadrone di 20 scarafaggi come se fosse un’unica unità di fanteria. Ciò consentirà di rilevare più rapidamente un sito, anche se è irregolare e presenta molti ostacoli. Gli scarafaggi seguono le istruzioni. Anche la loro confezione è stata miniaturizzata in modo da poter trasportare un GPS e un sensore di presenza umana.

Se hai la fobia degli insetti, è meglio iniziare a curarsi da solo. Perché tra qualche anno potrebbe essere uno sciame di scarafaggi a venire a salvarci sotto le macerie.

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