Con due astronauti a bordo, ma anche due posti che rimarranno vuoti all’andata, sabato 28 settembre è decollata una missione SpaceX da Cape Canaveral, in Florida, verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Al suo ritorno sulla Terra, previsto per febbraio, porterà a bordo i due astronauti bloccati da giugno nella ISS, a causa di malfunzionamenti su una nave Boeing.
A bordo di questa missione Space X ci sono l’astronauta della NASA Nick Hague e il cosmonauta russo Alexander Gorbounov. Porteranno con sé nel febbraio 2025 i due veterani dello spazio Butch Wilmore e Suni Williams. Sono decollati all’inizio di giugno a bordo di una nuova navicella spaziale sviluppata dalla Boeing, Starliner, per la quale si è trattato del primo volo di prova con equipaggio verso la Stazione Spaziale.
Inizialmente era previsto che la navicella spaziale li riportasse sulla Terra otto giorni dopo, ma i problemi rilevati con il suo sistema di propulsione hanno portato la NASA a metterne in dubbio l’affidabilità.
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Decollo ritardato dall’uragano Helene
Dopo lunghe settimane di test, l’agenzia spaziale ha finalmente restituito la capsula Boeing vuota, e ha deciso di riportare indietro i due naufraghi con la missione SpaceX Crew-9. “Sappiamo che questo lancio è un po’ unico, previsto solo per due passeggeri”ha riconosciuto Jim Free, amministratore associato della NASA, durante una conferenza stampa venerdì.
L’azienda del miliardario Elon Musk sta effettuando questa missione a rotazione regolare per l’equipaggio della ISS, la cui durata è, come tutte le altre, prevista per circa sei mesi. Tuttavia, il decollo della Crew-9 è stato posticipato da metà agosto alla fine di settembre per dare ai team della NASA più tempo per prendere una decisione riguardo alla navicella spaziale Boeing.
Il lancio ha poi dovuto essere rinviato di qualche giorno a causa dell’uragano Helene, che ha colpito la Florida questa settimana. L’attracco della nave Dragon di SpaceX è previsto per la ISS domenica intorno alle 23:30 (ora di Parigi).
