Grazie al robot Epione la cura del cancro diventa più precisa

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Attualmente in Francia convivono con il cancro 3,8 milioni di persone e ogni anno vengono diagnosticati più di 400.000 nuovi casi. È la principale causa di mortalità prematura. A Marsiglia, i medici dell’Istituto Paoli-Calmettes, centro oncologico di riferimento nella regione del Paca, eseguono da più di dieci anni interventi “mini-invasivi” per curare piccoli tumori. Ora sono aiutati da un robot, chiamato Epione, che permette loro di guadagnare in precisione ed efficienza e, in definitiva, di migliorare la qualità della cura dei pazienti.

Da marzo, i medici dell’unità di radiologia interventistica dell’Istituto Paoli-Calmettes (IPC, leggi bonus) non funzionano più completamente allo stesso modo. Per curare alcuni tumori sono infatti supportati da Épione, un braccio robotico sviluppato dall’azienda Quantum Surgical di Montpellier. “È un progresso tecnologico che ci permette di guadagnare in precisione e tempo. Il robot ci rende migliori, ma ha solo un ruolo di supporto”, rassicura il dottor Gilles Piana, responsabile di questo servizio.

Epione è progettato per pianificare, individuare ed effettuare l’ablazione di piccoli tumori © Institut Paoli-Calmettes

Un’innovazione su un’innovazione

Per comprendere appieno il valore aggiunto del robot, dobbiamo prima dettagliare la tecnica utilizzata all’IPC da più di dieci anni per curare piccoli tumori: l’ablazione percutanea.

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