Tavoli operatori, macchine per l'anestesia… Perché troviamo apparecchiature mediche su Leboncoin?

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Su Leboncoin, le offerte di attrezzature mediche professionali si stanno moltiplicando sulla piattaforma. Se la vendita di questi dispositivi è autorizzata dalla legge, ci sono zone grigie.

Macchine per anestesia, respiratori medicali e persino tavoli operatori. Su Leboncoin, strane offerte di attrezzature mediche professionali abbondano sulla piattaforma di vendita.

In programma, un microscopio chirurgico di seconda mano a 3.750 euro, un elettrocardiografo di seconda mano a 720 euro o una pompa per infusione a 115 euro. Alcuni venditori propongono una trentina di pezzi di equipaggiamento, venduti in media tra i 100 e i 3.000 euro.

Sebbene gli annunci possano sorprendere, trovano acquirenti. Infatti, i profili dei venditori sono spesso valutati “5 stelle”, con più di cinquanta recensioni positive. Alcuni annunci sono anche indicati come “venduti” sulla piattaforma.

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Un apparecchio per ultrasuoni venduto su Leboncoin. © screenshot

Vendita autorizzata a condizioni

La vendita di attrezzature mediche è effettivamente autorizzata. Come sottolinea Me Antoine Chéron, avvocato specializzato in proprietà intellettuale e digitale, il codice della salute pubblica autorizza un elenco specifico di attrezzature mediche che possono essere vendute di seconda mano, ma a determinate condizioni.

“Si tratta di dispositivi sensibili. Le loro prestazioni devono essere registrate in un registro controllato dal codice della sanità pubblica”, insiste l’avvocato con Tech&Co.

Legifrance precisa inoltre che l’apparecchiatura deve “beneficiare di una manutenzione regolare” e che devono essere menzionate “le informazioni necessarie per identificare il dispositivo medico”, come la data della prima messa in servizio o la data della prima acquisizione.

La vendita di questi dispositivi è prevista anche dal sito Leboncoin, come ricorda l’azienda, contattata da Tech&Co. Basta dare un’occhiata alle condizioni d’uso della piattaforma per trovare la sezione “medical equipment” nelle tipologie di inserzioni autorizzate.

Incertezza giuridica

Tuttavia, Me Antoine Chéron denuncia una legislazione “vaga” e una zona grigia. In effetti, la vendita di apparecchiature mediche ricondizionate può essere pericolosa, perché non c’è alcun follow-up dei venditori e, soprattutto, degli acquirenti. È difficile per un acquirente sapere chi si nasconde dietro una pubblicità. Un venditore contattato da Tech&Co che ha voluto rimanere anonimo, si è presentato come un professionista che acquista apparecchiature da diverse cliniche e le ricondiziona.

“Soprattutto, manca chiarezza su chi sarà l’acquirente”, aggiunge lo specialista in proprietà intellettuale e digitale. Tuttavia, non sappiamo come verranno utilizzate queste macchine.

“Ci sono falsi dottori”, ricorda Me Antoine Chéron. “C’è il rischio di scivolare verso una pratica medica non autorizzata”.

L'avvocato invoca quindi una “grave responsabilità di identificazione”. Da parte sua, Leboncoin specifica nelle sue condizioni d'uso che è vietato pubblicare “offerte che potrebbero portare a pratiche parziali”, senza ulteriori dettagli.

Contattato da Tech&Co, il Ministero della Salute non ha ancora risposto alle nostre richieste.

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