vero freno per OM

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L’attaccante inglese dell’OM, ​​Jonathan Rowe (al centro), ha aperto le marcature contro l’Angers il 4 ottobre allo Stade Vélodrome.
Foto: AFP/VNA/CVN

Dovevamo rialzarci e dimostrare che la sconfitta in Alsazia era solo una “incidente lungo la strada“, come richiesto giovedì dal tecnico italiano dell’OM. Bisognava anche riprendere con Parigi e Monaco, che sono in vantaggio.

È stato un fallimento, un fallimento come la partita giocata venerdì dai suoi uomini, la più povera della stagione, senza dubbio anche più povera di quella dello Strasburgo.

Il centrocampista argentino dell’OM, ​​Valentin Carboni (a destra), batte l’attaccante algerino di Angers, Farid El Melali (a sinistra), il 4 ottobre allo Stade Vélodrome.
Foto: AFP/VNA/CVN

Di fronte all’Angers, che non ha vinto una partita in questa stagione, e nonostante l’atmosfera cupa del Vélodrome, con due settori chiusi dalla commissione disciplinare della LFP, il Marsiglia è comunque partito chiaramente favorito.

De Zerbi aveva portato un po’ di novità con gli incarichi di Neal Maupay, Valentin Carboni e Ulisses Garcia, ma in realtà non è successo molto, o quasi, fino al 26e minuto e la logica espulsione di Lilian Raolisoa per un grosso fallo su Garcia.

Il centrocampista inglese dell’OM Mason Greenwood (a sinistra) davanti al difensore dell’Angers Florent Hanin il 4 ottobre allo Stade Vélodrome.
Foto: AFP/VNA/CVN

In superiorità numerica, l’OM pensava poi di trovare gli spazi che gli mancavano, ma le cose non sono andate come previsto perché Maupay è stato a sua volta espulso per due cartellini gialli collezionati in tre minuti e che definiremo semplicemente ‘evitabili’.

Greenwood deludente

Michel Platini ha recentemente proposto di giocare partite 10 contro 10 per rendere il calcio più attraente e l’incontro di venerdì è diventato improvvisamente l’occasione per testare la proposta dell’ex N.o10 degli azzurri.

Il centrocampista dell’OM Adrien Rabiot è entrato nella partita contro l’Angers il 4 ottobre allo Stade Vélodrome. Foto: AFP/VNA/CVN

Ma l’esperienza non fu molto conclusiva. Fino all’intervallo l’OM ha avuto palla per tre quarti del tempo e ha aumentato i tiri, ma senza mai creare realmente pericolo.

Di fronte, l’Angers ha iniziato subito a cercare di guadagnare tempo, e tutto è finito all’intervallo sotto un big bronca che probabilmente ha preso di mira tutti, gli angioini, l’arbitro e probabilmente anche l’OM, ​​davvero nella media dopo l’exploit di Lione.

Il Marsiglia, però, ha aperto le marcature, grazie all’inglese Jonathan Rowe, l’eroe della partita del Lione, che ha segnato in un momento in cui l’Angers era costantemente sotto pressione (1-0, 51esimoe).

Ma il Marsiglia non riesce a mantenere il vantaggio e l’Angers rimonta grazie ad una bella punizione di Farid El Melali (1-1 54e) dopo un fallo di Pierre-Emile Hojbjerg, meno sovrano da due partite.

È così anche per Mason Greenwood, artefice del buon inizio di stagione del Marsiglia e autore di una partita pessima venerdì, con una valanga di scelte sbagliate.

Fino alla fine, il Marsiglia ha continuato a spingere, ovviamente, in particolare con il debutto al Vélodrome con la maglia dell’OM di Adrien Rabiot. Amir Murillo pensava addirittura di aver segnato, ma il VAR ha dimostrato che aveva toccato la palla con la mano (68e).

Alla fine l’OM si è lasciato scappare i punti e l’euforia che aveva conquistato il Marsiglia dopo l’improbabile successo riportato dal Lione si è chiaramente calmata. Dopo la tregua, i marsigliesi andranno a Montpellier per rimettersi in carreggiata. È necessario, perché allora sarà il Paris SG a venire al Vélodrome.

AFP/VNA/CVN

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