Nella sua ultima opera, “Il nodo democratico” (Gallimard), lo storico e filosofo analizza la crisi francese. Alle radici del male, secondo lui, troviamo il neoliberismo, lungi dall’essere limitato a un sistema economico.
Le democrazie sono tutte, o quasi, in crisi. È diventato un luogo comune dirlo. I due segnali più visibili sono l’aumento dell’astensione, che colpisce più di un elettore su due in alcune elezioni, e l’ascesa dei cosiddetti partiti “populisti”. Tuttavia, pochi sono in grado di identificare le cause profonde.
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In Il nodo democratico (Gallimard), Marcel Gauchet continua il lavoro iniziato diversi decenni fa e la pubblicazione di Disincanto del mondo (1985), fino ai due volumi di Comprendere la sfortuna francese (2017 e 2021), compresi i quattro volumi di L’avvento della democrazia. Attraverso la sua opera, lo storico delle idee mette in luce le condizioni dell’emergere della democrazia liberale e le cause della sua attuale agonia. Per lui il problema deriva dal fatto che la nostra società ha dato i natali a “miscela di socialindividualismo libertario ed economicismo liberale” antagonista a qualsiasi idea di collettivo, eppure essenziale alla democrazia.
