Il Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, la più grande fiera di elettronica di consumo al mondo, quest’anno svela importanti progressi nel campo della mobilità. Dalle auto autonome ai pneumatici spaziali, le innovazioni presentate non sono più semplici concetti, ma soluzioni già operative.
A San Francisco e Los Angeles, prendere un taxi senza autista è ormai un luogo comune quanto ordinare un VTC. L’azienda Waymo, leader nel settore, presenta numeri che dimostrano il progresso della tecnologia: 5 milioni di viaggi effettuati e 33 milioni di chilometri percorsi in modalità completamente autonoma.
La sesta generazione di veicoli Waymo, presentata al CES, segna un’evoluzione significativa. “Offriamo più funzionalità a un costo notevolmente inferiore, inclusa la capacità di operare in condizioni di neve e condizioni meteorologiche più avverse”, afferma il portavoce dell’azienda Sandy Karp. “Il nostro nuovo veicolo, il Geely Zeekr, offre in particolare una migliore accessibilità. È più facile entrare e uscire e ha le indicazioni in braille.”
Il trasporto merci diventa autonomo
La rivoluzione non si limita al trasporto passeggeri. Nel Texas, Volvo gestisce già una flotta di camion autonomi che forniscono consegne commerciali per DHL.
Lars Stenqvist, responsabile tecnologia di Volvo, sottolinea l’importanza di questa svolta: “quello che presentiamo oggi non è né un semplice concetto, né un prototipo, né una proiezione nel futuro: è già una realtà. I nostri camion a guida autonoma attualmente forniscono servizi commerciali in tutto il Texas e operano autonomamente su strade pubbliche sotto la supervisione di un autista di sicurezza”.
Se la rivoluzione è in corso negli Stati Uniti, l’Europa mantiene un approccio più conservatore, privilegiando la sicurezza rispetto alla velocità di dispiegamento. La guida autonoma è autorizzata solo in condizioni molto specifiche: su strade senza ciclisti, a meno di 60 km/h e con tempo asciutto. In pratica questa tecnologia viene utilizzata principalmente per gestire gli ingorghi sulle autostrade.
L’occhio che non ti stacca mai di dosso
In attesa dell’uso diffuso dei veicoli autonomi, i produttori stanno rafforzando il monitoraggio dei conducenti. La start-up sudcoreana Deep in Sight, che collabora con Hyundai, ha sviluppato un sistema di sorveglianza particolarmente sofisticato.
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“Il nostro sistema utilizza un’unica telecamera a infrarossi, essenziale per garantire una sorveglianza efficace anche al buio”, spiega LinH Le, ingegnere dell’azienda.
“La nostra tecnologia, basata sull’intelligenza artificiale, rileva diversi tipi di comportamenti a rischio: guida distratta, uso del telefono durante la guida, nonché segni di stanchezza o sonnolenza”. Non appena viene rilevata un’anomalia, il sistema emette un avviso sotto forma di segnale acustico o vibrazione del sedile del conducente.
L’auto diventa un centro di intrattenimento
L’avvento dell’auto autonoma libera tempo per i passeggeri, creando nuove esigenze di intrattenimento e connettività. L’azienda Stellar offre una soluzione innovativa per garantire una connessione internet stabile ad alta velocità, anche ad alta velocità.
“La rivoluzione di oggi è l’auto elettrica. La rivoluzione di domani è l’auto connessa”, afferma Damien Garot, direttore di Stellar. “La nostra soluzione ti consente di avere la stessa Internet che a casa in macchina. Operiamo già in 18 Paesi, equipaggiando camion ma anche autobus, treni e flotte di singoli veicoli”.
Questa tecnologia sarà integrata direttamente nella prossima generazione di veicoli di diversi produttori europei.
Dallo spazio alla strada: il pneumatico che non fora mai
Tra le innovazioni più sorprendenti, Smart Tire Company sta adattando la tecnologia sviluppata per l’esplorazione spaziale ai veicoli terrestri.
“La nostra azienda sviluppa pneumatici airless intelligenti per varie applicazioni”, spiega Charles Weinberg. “Il modello che vedete qui è progettato per l’esplorazione spaziale, destinato ai rover lunari. Ora stiamo adattando questa tecnologia per usi terrestri: automobili, biciclette, scooter e altri veicoli”.
La tecnologia si basa su una lega specifica chiamata nitinol, composta da nichel e titanio. “La sua particolarità è la capacità di subire deformazioni significative pur ritornando alla sua forma iniziale”, spiega Weinberg.
Sebbene quest’anno biciclette e scooter potranno beneficiare di questa innovazione, gli automobilisti dovranno aspettare. I severi requisiti normativi di sicurezza richiedono uno sviluppo più lungo per gli pneumatici per autoveicoli.
Pasquale Wassmer