meno indulgenza per i clienti

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Come dovrebbero le banche rimborsare i loro clienti vittime di frode dal momento che deve essere applicato solo il regime di responsabilità “speciale”, definito negli articoli da L. 133-18 a L. 133-24 del Codice monetario e finanziario, e non più, anche , quello della responsabilità contrattuale di diritto comune, prevista in Francia dal codice civile, che avrebbe l’effetto di sottoporli ad un regime più severo rispetto ai loro concorrenti?

La sezione commerciale della Corte di cassazione risponde poco a poco a questa domanda, attraverso le sue sentenze, accompagnate da comunicati stampa esplicativi. Mercoledì 15 gennaio 2025 ha fornito dettagli sul caso in cui il cliente ha commesso “negligenza grave”, come nel caso seguente.

Il 23 giugno 2015, due società, Artemis Group e Artemis Security, hanno notato che sei bonifici bancari, per un importo complessivo di quasi 500.000 euro, erano stati effettuati dal computer del loro commercialista, a beneficio di beneficiari sconosciuti, su conti aperti all’estero. Stanno sporgendo denuncia per frode.

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Da una perizia risulta che il contabile ha ricevuto due file PDF e un file Word infettati da un “cavallo di Troia”. Quando li ha aperti, un truffatore ha preso il controllo del suo computer.

La BRED Banque Populaire si rifiuta di rimborsare le somme che non può recuperare. Ritiene che il contabile sia stato negligente nel consentire l’intrusione. Infatti, anche se le email che contenevano gli allegati infetti avrebbero dovuto provenire dal responsabile delle operazioni, erano scritte in inglese (” Buona giornata ! Tieni presente che il nostro dipartimento ha bisogno di diversi documenti… »), che avrebbe dovuto allertarlo e impedirgli di aprirli.

Cavallo di Troia

Le aziende intraprendono azioni legali. IL 18 gennaio 2023, la Corte d’appello di Parigi ritiene che le colpe siano condivise, poiché i clienti hanno certamente dimostrato negligenza, ma anche la banca è venuta meno al suo dovere di vigilanza: non ha tenuto conto dell’avvertimento del Centro governativo di monitoraggio, allerta e risposta alle attacchi informatici alla circolazione del cavallo di Troia, né numerosi tentativi di connessione il giorno dell’incidente. Il tribunale ordina alla BRED di risarcire il 50% delle perdite subite. Il giudice opera quindi una ripartizione di responsabilità, sulla base dell’articolo 1147 del codice civile.

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