Non l’hanno mai detto. Non volevano ammetterlo: la vera motivazione dell’ Kamala Harris e di Donald Trump candidarsi al mandato di presidente degli Stati Uniti significava poter avere la limousine Cadillac che è parcheggiato nei garage della Casa Bianca.
Perché questo non è il Cad del cowboy medio. Soprannominata La Bestia, è un mostro dal peso di diverse tonnellate, una limousine dalla corazzatura multipla, costruita su un telaio robusto come quello di un camion.
Sono passati diversi decenni da quando il marchio di prestigio è stato scelto dai servizi speciali della Casa Bianca. Completamente trasformato per soddisfare i più severi standard di sicurezza, le Cadillac presidenziali Sui modelli di serie viene conservata solo la parte anteriore, che consente di identificare l’annata originale.
Nel 1983, Ronald Reagan ha inaugurato l’elenco delle auto da parata blasonate Cadillac (nella foto sopra). Già in questo periodo la carrozzeria venne profondamente modificata rispetto alle limousine Fleetwood standard con un abitacolo notevolmente rialzato, sia per il comfort dei passeggeri, ma anche perché fossero ben visibili agli astanti che sventolavano striscioni a stelle lungo i percorsi effettuati. dalle processioni.
Prima della Cadillac, era il marchio di lusso del gruppo Ford – Lincoln – che ha portato avanti diverse generazioni di presidenti. Abbiamo visto Eisenhower in una decappottabile Cosmopolitan negli anni ’50, ma soprattutto ricordiamo la Lincoln Continental di John F. Kennedy.
Il 22 novembre 1963 alle 12:30, la speranza che aveva suscitato l’elezione del giovane presidente si infranse a Dallas, in Dealey Plaza. Il presidente crolla, ferito a morte, sul sedile posteriore dell’auto sul Continentale. È la fine di un’era. L’anno successivo, l’America guidata da Lyndon Johnson verrà coinvolta nella spirale della guerra del Vietnam.
Che lo sia Lincoln o CadillacL’America ha due etichette prestigiose, degne di rivaleggiare con la Bentley di Carlo III, l’Aurus di Putin, la Hongqi di Xi-Jinping o la Toyota di Naruhito.
Sarebbe troppo facile ironizzare sul deprimente garage dell’Eliseo con il Suv DS 7 – ora utilizzato in alternanza alla Renault Rafale – per difendere e illustrare la creatività e il buon gusto che caratterizzano la Francia.