Ogni anno sono lì. Ben piazzato e mai lontano dal podio, e nemmeno dal leader. Anche questa stagione i Paimpolais restano fedeli alle loro abitudini. In terza posizione, sono a due lunghezze dal primo classificato. Una stabilità che li spinge a guardare più in alto. “Non possiamo più nasconderci, la risalita in R1 fa parte del progetto. Sarebbe un premio dopo le belle prestazioni della Coupe de France, assicura El Hadji Lo. Ci siamo posti l’obiettivo di essere presenti intorno al 2026”. E perché non un anno prima?
“Essere esigenti con noi stessi e regolari”
Certo, la concorrenza è dura con Ploumagoar, Langueux e la riserva del Lannion per la quale l’adesione sarà possibile solo se la sua squadra manterrà la sua bandiera in Nazionale 3. Ma il Paimpol, come la sua serie di cinque successi consecutivi in campionato, dirà la sua. E El Hadji Lo lo capisce bene, la coerenza rischia di fare la differenza. «Non bisogna trascurare le squadre ultime in classifica, è lì che spesso accadono gli incidenti», avverte il tecnico seduto in panchina per la sesta stagione consecutiva. Bisognerà negoziare anche gli scontri diretti di inizio anno, ma non saranno decisivi. Si tratta di essere esigenti con noi stessi e di essere coerenti”. In termini di risultati e servizi.
Controllo e gestione delle partite
Se il percorso del Paimpolais è per il momento molto positivo con sette vittorie su un pareggio e una sconfitta, questa piccola disattenzione a volte li ha turbati. “Contro il Ploumagoar abbiamo subito tre gol a causa di errori nella ripartenza”, ricorda El Hadji Lo. Questo non deve succederci più contro squadre ben organizzate”. Il controllo e la gestione della partita sono essenziali per sognare in grande. E portare a compimento il progetto Paimpolais.