L’ex attaccante della nazionale brasiliana Adriano, che ha portato gioia in particolare all’Inter, ha fatto il suo “addio” ufficiali di calcio, otto anni dopo il suo ultimo incontro, durante una partita in suo onore, domenica al Maracanà di Rio.
Contestato davanti a più di 20.000 spettatori, questo giubileo, che si è opposto al “leggende” del Flamengo, la sua società di formazione, a “Amici d’Italia”si è conclusa con una vittoria per 4-3 per i primi, alla presenza di diversi ex giocatori della Seleçao, tra cui Romario.
Oggi 42 anni, Adriano Leite Ribeiro, soprannominato « l’Imperatore » (“L’Imperatore”) nel suo periodo di splendore, all’inizio degli anni 2000, segnava per ciascuna delle due squadre, insieme al figlio Adrianinho.
L’incontro è stato interrotto per un momento da un messaggio del padre defunto, generato dall’intelligenza artificiale, e Adriano è stato accolto calorosamente da ciascuno dei giocatori presenti.
Questo omaggio arriva a più di otto anni dall’ultima partita professionistica giocata dall’ex cannoniere dell’Inter ma anche della Roma, che avrebbe voluto tornare definitivamente in Brasile per motivi familiari ben prima dei trent’anni.
Vincitore con il Brasile della Copa America nel 2004 e della Confederations Cup l’anno successivo, ad appena 22 anni, Adriano (48 presenze) è poi gradualmente scomparso dai radar.
Ritornato a vivere nella favela della sua infanzia, a Rio, ha parlato dei suoi problemi di alcolismo il mese scorso al sito specializzato «La Tribuna dei giocatori».
Adriano tra le braccia del figlio Adrianinho, durante il suo giubileo, il 15 dicembre 2024 allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro / Daniel RAMALHO / AFP
“Sai cosa vuol dire essere un ‘speranzoso’? Lo so. Compreso l’essere una speranza delusa. Il più grande pasticcio nel calcio: io. Mi piace la parola ‘spreco’… Non mi drogo, come cercano di farmi credere. Non sono un criminale ma, ovviamente, avrei potuto esserlo… bevo ogni giorno.”ha scritto in particolare.