63e edizione al Palexpo –
Il CHI di Ginevra ha una pelle spessa ma ha un nuovo look
Mecca delle corse dei cavalli, l’appuntamento di Ginevra si avvicina. Il set è sontuoso, con Steve Guerdat in testa.
Pubblicato oggi alle 19:26
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- Il 63e L’edizione del CHI Ginevra si svolgerà dall’11 al 15 dicembre al Palexpo.
- Il piatto, come al solito, offre la crème de la crème.
- Il favorito del luogo, il giurassiano Steve Guerdat, anche se un po’ stremato dalle Olimpiadi, arriva pieno di ambizioni.
Nel paddock le cose non si muovono ancora, ma al Palexpo di inizio settimana le cose vanno già bene. Mentre i preparativi fervono, gli organizzatori del Salone Internazionale del Cavallo di Ginevra (11-15 dicembre), una delle quattro tappe del Rolex Grand Slam di salto ostacoli, hanno alzato il velo mercoledì 63e edizione di un’istituzione quasi centenaria (creazione nel 1926). “Il formicaio prende vita”, afferma la direttrice generale Sophie Mottu Morel. Siamo felici di vedere il bambino svegliarsi”.
L’evento, senza stravolgere davvero una ricetta vincente (i biglietti per venerdì e domenica sono esauriti)in parte ha un nuovo aspetto. La pista di divertimento viene spostata dal padiglione 5 al padiglione 6, per migliorare la sicurezza in termini di “traffico”, comfort degli spettatori e capacità di ristorazione.
È stata creata un’area relax per consentire a cavalli e cavalieri di respirare lontano dal trambusto. E ci sarà più spazio dedicato ai bambini: giovedì sono attesi 400 scolari, sono in programma laboratori con i pony e Babbo Natale dovrebbe eccezionalmente lasciare le sue renne per venire a salutarci.
La crema del raccolto
Ma la CHI Ginevra resta soprattutto una storia per adulti, una volta in pista. Come sempre, il campo promette di essere eccezionalmente duro. “Saranno presenti tutti i migliori cavalieri con i loro migliori cavalli in tutte le discipline”, riassume il direttore sportivo Alban Poudret. Possiamo aspettarci un grande spettacolo”.
Una quindicina di medagliati olimpici, che verranno premiati anche giovedì sera durante una cerimonia, verranno a dimostrare il loro status in sella. Tra la dozzina di favoriti per il Gran Premio della domenica troviamo due piloti svizzeri tra cui lo zurighese Martin Fuchs, vincitore nel 2019 e nel 2021.
“Martin sarà molto motivato dall’idea di una doppietta, dopo la sua vittoria al Gran Premio di Calgary a settembre”, ha detto Sophie Mottu Morel nella sala conferenze di un hotel di Ginevra, prima di ricordare che alla sua destra sedeva un certo Steve Guerdat. “Speriamo anche per te, Steve”, continuò con un sorriso complice.
Guerdat, il tesoro assoluto
Il 42enne giurassiano, come al solito, cristallizza tanto amore e attenzione. Qualificato per la sua dodicesima finale nella Top 10, a differenza di Martin Fuchs, il triplo medagliato olimpico spera di brillare ancora una volta davanti ai suoi tifosi. Ma, nonostante le sei corone al Palexpo (tre nella Top 10, tre nel Grand Prix), quest’anno arriva un po’ in punta di piedi.
“Non parlerei di vuoto, ma c’è chiaramente un prima e un dopo i Giochi Olimpici”, spiega l’uomo che si è adornato d’argento quest’estate a Parigi. Per settimane, mesi, anni, hai un obiettivo in mente. Quindi dopo, automaticamente, c’è un momento in cui apriamo gli occhi e ci chiediamo cosa faremo adesso”. La risposta finì per essere ovvia. Il CHI di Ginevra punta le narici e la decompressione post-olimpica non esclude una maggiore leggerezza per una migliore planata.
Simone Meier ha iniziato la sua carriera come giornalista sportivo nel 2000 presso il quotidiano Le Temps prima di diventare capo sezione. Nel 2013 entra nella redazione sportiva di Le Matin e Le Matin Dimanche per poi entrare in quella di Sport-Center per le varie testate Tamedia e 20 minuti.Maggiori informazioni
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