Lilian Thuram: “Restare in silenzio, astenersi alle prossime elezioni significa condonare l’odio”

Lilian Thuram: “Restare in silenzio, astenersi alle prossime elezioni significa condonare l’odio”
Lilian Thuram: “Restare in silenzio, astenersi alle prossime elezioni significa condonare l’odio”
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L’ex calciatore Lilian Thuram, a nome della fondazione che porta il suo nome, chiede, in un articolo su “Le Monde”, che tutti i cittadini votino il 30 giugno e il 7 luglio a favore dell’uguaglianza e contro ogni razzismo.

lLa Fondazione Lilian Thuram contro il razzismo e per l’uguaglianza invita tutti i cittadini a mobilitarsi per impedire la presa del potere da parte di partiti che promuovono l’esclusione, le disuguaglianze e la violenza. L’estrema destra ci invita a rompere i legami stigmatizzando le persone di religione musulmana, i migranti, le persone con doppia nazionalità, privandoli di una cosa essenziale che ognuno di noi deve difendere: la libertà.

Immagina che ti sia proibito essere te stesso! Come possiamo guardare a noi stessi e accettare l’idea che un partito promuova la violenza contro altre persone a causa della loro religione, del colore della loro pelle, della loro sessualità o della loro presunta origine! Lo sappiamo tutti: la carta vincente del Raggruppamento Nazionale è sempre stata l’antisemitismo, anche se pretende di averlo superato.

Oggi l’odio più accettato è l’odio verso i musulmani. Ma l’odio genera odio e inevitabilmente ognuno di noi finirà per subirlo. La storia ci ha dimostrato che l’odio colpisce prima i più poveri e poi si diffonde gradualmente in tutta la società. L’unico modo per proteggerci è ricreare collegamenti e costruire vere politiche di solidarietà.

L’estrema destra non è dalla parte dei poveri ma dalla parte degli abbienti

Storicamente, l’ideologia razzista è un’esca per mandare i più poveri contro i più poveri. Ricordiamolo: all’inizio della schiavitù gli schiavi erano sia bianchi che neri e si ribellarono al sistema economico che li maltrattava. Per sedare queste rivolte, i padroni concedevano vantaggi agli schiavi bianchi affermando che solo gli schiavi neri sarebbero stati schiavi a vita.

Allo stesso tempo in Francia i bianchi poveri venivano sfruttati e maltrattati. Oggi, nel 2024, il Raduno Nazionale riattiva questa categoria bianca affermando che i bianchi dovrebbero venire prima. Ciò spiega perché troviamo tra gli elettori del Raggruppamento Nazionale persone che prima erano stigmatizzate, italiani, portoghesi, spagnoli, polacchi… e che oggi sono diventate « bianchi ».

Il mondo

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