Bhatia ancora leader con la Rai, Barjon e Trainer privati ​​del weekend di Detroit

Bhatia ancora leader con la Rai, Barjon e Trainer privati ​​del weekend di Detroit
Bhatia ancora leader con la Rai, Barjon e Trainer privati ​​del weekend di Detroit
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Come si poteva temere dopo il primo round, Martin Trainer e Paul Barjon, i due francesi in gara a Detroit, non giocheranno questo fine settimana. Nemmeno il “ragazzo” quindicenne Miles Russell. Akshay Bhatia resta al comando del torneo ma è stato affiancato dall’inglese Aaron Rai (foto).

Al traguardo avrà sbagliato quattro tiri e questo è ovviamente tanto. Ma Miles Russell15 anni e 8 mesi, speravo ancora per un po’ di riuscire a farcela Mutuo Rocket Classico e scrivere una piccola pagina di storia. La sua prestazione mentre giocava il suo primo vero torneo su Tour del PGA esige rispetto. L’adolescente era -4 dopo 11 buche nel suo secondo turno e sperava davvero di qualificarsi, ma un finale più delicato (+2 nelle ultime sette buche) lo ha privato del fine settimana.

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Sicuramente rivedremo il mancino della Florida nel circuito professionistico di altissimo livello. Questa prima incursione ha già permesso di valutare la portata del suo talento…

La sinistra al potere

Nel frattempo è un’altra mancina a farla da padrone a Detroit. Akshay Bhatia è stato sicuramente meno brillante rispetto al primo turno (64), ma il suo solido 67 di giornata gli consente di mantenere la leadership a -13.

Il vincitore del Valero Texas Open aveva ancora il putter caldo e non ha fatto il minimo passo falso durante il processo Golf Club di Detroit piuttosto “benevolo”.

Il suo unico spavento, alla fine, arrivò quando dovette identificare la sua palla che era scomparsa in uno scarico dell’acqua. Ma tutto è finito bene…

Inglese Aaron Rai è riuscito nel pomeriggio a eguagliare il suo punteggio di -13 alla clubhouse. L’uomo con i guanti neri restituì anche una carta bogey vuota. Sta ancora inseguendo il suo primo successo nel PGA Tour.

C’erano ancora più uccellini e aquile rispetto al giorno prima.

Per il secondo giorno consecutivo si è verificato ancora una volta un Hole in One a Detroit. Questa volta è opera di Joe Fabbro

Gli azzurri lontani dalla meta

Due buche in una in due giorni è forte ma statisticamente è ovviamente lontano dall’impresa siglata ieri agli US Open senior…

Ma queste aquile in abbondanza mostrano quanto fosse accessibile il percorso, senza vento, green relativamente ricettivi e bandiere indulgenti.

Come gli americani Joel Dahmen, Troy Merritt e Joe Highsmith e il sudafricano Erik Van Rooyen (-8, migliore carta della giornata), o anche il vincitore del Messico Aperto, Jake Knappe danese Nicolai Højgaard (-7), dovevamo segnare un punteggio basso per restare in partita questo venerdì e sperare di riuscire a tagliare il traguardo.

Quello che non sapevano come fare Paolo Barjon e Martino Formatoreabbandonato il giorno prima, e che non ha mai avuto l’ombra di una speranza di qualificazione.

Il taglio fissato a -4 che lascia indietro anche qualche headliner come il sudcoreano Tom Kim e lo scozzese Robert MacIntyre. Il belga Adrien Dumont de Chassart mancato anche questo gol…

La classifica

©Raj Mehta / GETTY IMAGES NORD AMERICA / Getty Images tramite AFP)

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