Il giocatore più anziano dello Stade Toulouse, ancora di buon umore a quasi 105 anni

Il giocatore più anziano dello Stade Toulouse, ancora di buon umore a quasi 105 anni
Il giocatore più anziano dello Stade Toulouse, ancora di buon umore a quasi 105 anni
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l’essenziale
Cinque centenari sono stati celebrati questo venerdì 28 giugno alla “Grand Maison”, casa di riposo Korian, a L’Union, alla periferia di Tolosa. Tra questi, Marius Garrigues, il più anziano giocatore dello Stade Toulouse ancora in vita… e in forma fenomenale.

C’è qualcosa, c’è sicuramente qualcosa, ripete continuamente chi gli sta intorno. Ed è vero che se si intavola una conversazione con Marius Garrigues, 105 anni, si rimane stupiti e meravigliati. Inoltre, l’abitante della “Grand Maison”, la casa di riposo L’Union, ti viene incontro stando in piedi e camminando con sicurezza. Ci sediamo per l’intervista ed è un libro di storia che si apre con gioia… Sullo stadio del Tolosa, certo, di cui è – senza dubbio – il giocatore più anziano ancora in vita, ma su tanti altri argomenti! Ebbene, la politica, non quella di Léon Blum, di René Coty o del generale de Gaulle, no, quella di oggi, che lo riguarda come ogni cittadino un po’ illuminato e preoccupato dall’onda preoccupante che si sta delineando: “Con questi 3 blocchi in posto, sarà ingovernabile. Dobbiamo trovare un compromesso. Non è domani che troveremo un ragazzo come de Gaulle, quello che mi ha impressionato di più. »
Dire che Marius Garrigues ha ancora tutta la testa, e tutte le gambe, è ancora un lieve eufemismo, lui che festeggerà i suoi 105 anni il 19 agosto, in compagnia del figlio (75 anni), della nipote (che ha diventare un brillante giurista) e i suoi due pronipoti. Ci sarà anche suo fratello Lucien, più giovane di lui, fresco come uno scarafaggio a… 97 anni! “Okay, deve esserci qualcosa nei nostri geni”, confida Marius, stringendo gli occhi più chiari del corallo. Sua madre è morta a… 99 anni!

3/4 centro durante la guerra!

Alla “Grand Maison”, Marius organizza le sue giornate “à la carte, come ritengo opportuno, con la gentilezza di tutto lo staff”. Si fa servire i pasti in camera e guarda programmi politici e sportivi in ​​TV. Questo venerdì sera, inevitabilmente, vedrà la trasmissione della finale della Top 14, “tra Tolosa e Bègles” dice (ai suoi tempi l’UBB non esisteva!). Questo stadio del Tolosa dove giocò da centro a 3/4 per 5 anni fu durante la guerra del 39-45. “Potevamo ancora disputare il nostro campionato, eravamo in zona franca! Ammiro quello che stanno facendo oggi, sono riusciti a costruire un vero gruppo e non è una novità. All’epoca mi allenavo con mio fratello che era junior, ci tiravamo tutti dall’alto e questo creava emulazione. »
Emulazione, desiderio, coraggio. Per tutta la sua vita Marius sarà stato guidato da questi valori cardinali: “È il morale, e ancor di più, il desiderio che conta. Il fisico riesce a seguire se la voglia c’è. » E a 105 anni, Marius conserva questo entusiasmo salvifico che lo rende ancora autonomo al 100%, e così lucido riguardo al mondo che lo circonda: “Non mi guardo mai alle spalle, mi sono sempre posto degli obiettivi che ho cercato di mantenere,” sottolinea il centenario. Fu lui, tra gli altri, a dare origine e a dirigere la Federazione delle Industrie Tessili del Sud a Mazamet (Tarn), creando in particolare l’IRSO, il fondo pensionistico interprofessionale del Sud-Ovest, la cui sede era a l’ora di rue Bayard a Tolosa… proprio di fronte alla redazione de “La Dépêche”!

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