Tappa 1 – Tour de France 2024: analisi del percorso e dei favoriti

Tappa 1 – Tour de France 2024: analisi del percorso e dei favoriti
Tappa 1 – Tour de France 2024: analisi del percorso e dei favoriti
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Presentazione dettagliata del percorso e dei favoriti della prima tappa del Tour de France 2024, che si svolgerà sabato 29 giugno tra Firenze e Rimini. La gara è trasmessa integralmente su France 2 e France 3.

Data della tappa 1: sabato 29 giugno

Orario tappa: Partenza ore 12:40 e arrivo ore 17 circa.

Per la sua prima grande partenza transalpina della sua storia, l’ASO ha voluto restaurare le lettere nobiliari italiane. Partendo da Firenze, il gruppo del Tour farà una deviazione via Ponte a Ema, alle porte della metropoli toscana. Un omaggio appena velato al “Pio” Gino Bartali, vincitore del Tour de France 1938/1948 ed eroe di guerra tra i Giusti. Prima di concludere, il suo viaggio nelle terre del “Pirata” Marco Pantani, maglia gialla trionfante del Tour 1998.

Profilo della tappa 1 del Tour de France 2024:

Potete trovare il GPX della tappa 1 da noi tracciato

Tappa 1: Tour de France 2024

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Scarica GPX • 2,44 MB

Presentazione 3D della prima tappa del Tour de France 2024:

Analisi del percorso della 1a tappa del Tour de France 2024:

La tappa inaugurale del Tour de France 2024 non promette di essere facile. Lungi dall’essere selettivo come quello del Giro di Bilbao 2023, il percorso di questa prima tappa porterà i corridori dalla Toscana all’Emilia-Romagna. Atipico, i primi 205 chilometri della Grande Boucle comprenderanno 3.600 metri di dislivello. Un menu abbondante, che potrebbe causare qualche indigestione non appena si aprirà il grande ballo di luglio.

È una lunga via crucis disseminata di insidie ​​che i corridori dovranno affrontare lungo il cammino. Ben sette le salite elencate si susseguiranno, nei chilometri che separano Firenze da Rimini.

Italiano: https://veloviewer.com/segments/35335408

La salita del Valico Tre Faggi (12,5 chilometri al 5,1%) aprirà le ostilità da Dicomaco. Una salita lunga e costante, in una zona boscosa, sul fianco della collina. Seguita altrettanto presto da una lunga fase di discesa nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Italiano: https://veloviewer.com/segments/1439320

Prima di avvicinarsi alla costa delle Forche (2,5 chilometri al 6,2%) da Strada San Zeno, su asfalto liscio. Seguirà una breve discesa ripida che porterà a Galeata prima di scendere a sud

Santa Sofia dove ci attenderà la terza difficoltà di giornata.

Con un vertice inizialmente annunciato sulla costa di Spinello (7,1 chilometri al 6%), è più logico vedere la sua classifica sui suoi 10,5 chilometri al 4,6%, in cima alla costa del Carnaio. La difficoltà offre percentuali fino al 15,5%. Abbastanza da sforzare le cosce dei più pesanti e complicare il loro compito nel cammino verso la costa adriatica. Una salita conosciuta dagli appassionati del Giro d’Italia, poiché è stata la difficoltà finale della dodicesima tappa del Giro d’Italia 2021, che ha visto la vittoria di Andrea Vendrame.

Una trentina di chilometri di transizione precederanno la quarta delle difficoltà della giornata. La partenza dalla costa del Barbotto (5,8 chilometri al 7,2%) segnerà la sequenza finale, che lascerà il posto solo ad una breve fase di riposo. Non c’è dubbio che i compagni di squadra dei velocisti versatili approfitteranno del terreno accidentato per sbarazzarsi dei velocisti più puri.

Italiano: https://veloviewer.com/segment/15799223

Il litorale di San Leo (4,6 chilometri al 7,7%), nel cuore della campagna romagnola, ne è la perfetta illustrazione. Situato a solo un’ora dal traguardo finale, è una scommessa sicura che il ritmo sarà frenetico.

https://veloviewer.com/segments/763322

Soprattutto se il primo chilometro del litorale di Montemaggio (4,2 chilometri al 6,6%) al 9% sarà il più irriverente. La continuazione della salita verso la Chiesa e il convento di Sant’Antonio Abate sarà più caritatevole nelle sue percentuali.

https://veloviewer.com/segments/35756158

La costa sammarinese (7,1 chilometri al 4,8%), la cui vetta si trova a 25 chilometri di distanza, segnerà un breve passaggio all’interno del dyarchie saint-marinaise.

Descrizione del finale della prima tappa del Tour de France 2024:

Gli ultimi 25 chilometri possono essere suddivisi in due fasi. La prima discesa separa le Prealpi sammarinesi e il ritorno in territorio italiano, a Serravalle, dieci chilometri più in basso. La seconda, molto più pianeggiante, percorre l’arteria principale in direzione Rimini, per i restanti quindici chilometri circa.

A 4,6 chilometri dal traguardo : una prima rotonda che stringerà il gruppo man mano che si avvicina alla fatidica barriera degli ultimi tre chilometri.

A 4,1 chilometri dal traguardo : nuova rotonda aperta solo da destra.

A 2,6 chilometri dal traguardo : ci saranno molte situazioni che allungheranno il gruppo, costringendo il piazzamento anticipato.

A 2,3 chilometri dal traguardo : come questa rotatoria che non consentirà la sostituzione dei pattini posti nella seconda cortina.

A 2,1 chilometri dal traguardo : oppure dalla rotonda Rita Levi Montalcini precedere un breve rettilineo di 800 metri su via Gabriello Chiabrera.

A 1,3 chilometri dal traguardo : uno spillo che si avvicina alla fiamma rossa, fonte di tensione e attrito.

900 e 800 metri dall’arrivo : avvicinamento veloce alla dirittura d’arrivo

Vista dal traguardo

Descrizione dei punti distribuiti durante la prima tappa del Tour de France 2024:

La migliore maglia da scalatore

La migliore maglia da velocista

Col de Valico Tre Faggio (Cat 2)

Sprint Intermedio Santa Sofia

20-17-15-13-11-10-9-8-7-6-5-4-3-2-1

La costa dei sussurri (Cat 2)

Côte de Montemaggio (Cat 3)

Costa di San Marino (Cat 3)

30-25-22-19-17-15-13-11-9-7-6-5-4-3-2

Punti totali massimi ottenibili

La prima tappa di un Grande Giro è l’occasione per indossare le prime maglie distintive. Un’opportunità a volte unica per alcuni corridori. Con sette difficoltà elencate, tutte di terza o seconda categoria, la prima tappa del Tour de France 2024 dovrebbe consentire al leader della classifica della montagna di indossare la maglia a pois fino alla tappa di Valloire (martedì 2 luglio). Una manna che Neilson Powless, nei Paesi Baschi, hanno potuto cogliere l’anno scorso o anche Magnus Cort Nielsen, nella sua terra in Danimarca, nel 2022. È una scommessa sicura che, come il danese o anche Greg van Avermaert, su in occasione della partenza da Bruxelles nel 2019, che un corridore transalpino sarà ansioso di salire sui podi ufficiali davanti al suo pubblico.

Aggiornamento meteo per la prima tappa del Tour de France 2024:

Sarà soffocante l’atmosfera di questa prima tappa della 111esima edizione del Tour de France. Se la pressione dell’apertura di un Grand Tour è sempre forte, le temperature variano dai 28° ai 31°C. Il primo caldo potrebbe fare tanti danni quanto l’accumulo di dislivello.

I favoriti del Vélofuté per la 1a tappa del Tour de France 2024:

Questo primo passo ha causato molto rumore. Molto montuoso (annunciati 3.600 metri di dislivello positivo, stimati in 3.700), il suo esito è incerto. Gli Emirati Arabi Uniti potrebbero essere tentati di imporre un ritmo elevato, per mettere alla prova Jonas Vingegaard e altri leader le cui condizioni sono incerte. E perché non metterli fuori gioco fin dalla fase iniziale. Senza troppe tregua, la sequenza “Barbotto – San Leo – Montemaggio – San Marino” è il destino principale della tappa odierna. Gli Emirati stabiliranno un ritmo infernale per spazzare via il gruppo? Oppure giudicheranno che le difficoltà non sono sufficientemente selettive da causare danni sufficienti? Possiamo pensare che nonostante il piazzamento a 77 chilometri dall’arrivo, il colle Barbotto vedrà un primo tentativo di scrematura. Se ciò si rivelasse infruttuoso, senza dubbio non si tratterebbe di altro che di rovina e tristezza. Le percentuali delle ultime due coste sono meno pronunciate. Anche l’aumento del vento potrebbe rappresentare un freno. Da quel momento in poi, il destino di questa tappa e il destino dei versatili velocisti ricadrà sui corridori offensivi, ai quali interesserà la prima maglia gialla. La direzione del vento renderà difficile per un corridore solitario affrontare un gruppo di inseguitori. Le possibilità aumenteranno se un gruppo di uomini forti riuscirà a scappare dal gruppo.

La questione è quindi chi potrà sopravvivere a questa sequenza, che sarà necessariamente ritmata, ma non necessariamente infernale. E lì pensiamo che molti sprint puncher ne siano capaci. Michael Matthews, sfortunato all’inizio del Tour de Suisse, ha avuto il tempo di riprendersi dalla caduta il giorno prima della cronometro di apertura. Spesso sottovalutata, l’Australia è un nome importante quando si pensa ai velocisti. Proprio come Magnus Cort Nielsen, bravissimo sul Delfinato e, perché no, anche Mads Pedersen che, secondo le sue dichiarazioni, farà di tutto per restare in contatto con il gruppo, effettuare cambi sufficientemente ravvicinati e rientrare in discesa. Gli ultimi 30 chilometri giocheranno sicuramente a loro favore.

⭐⭐⭐ Michael Matthews – Alberto Bettiol


⭐⭐ Magnus Cort Nielsen – Wout Van Aert – Mads Pedersen


⭐ Tadej Pogacar – Alex Aranburu – Maxim Van Gils – Marijn Van den Berg – Mathieu Van der Poel

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