Parlons MotoGP : Enea Bastianini, l’erreur de Ducati ?

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Enea Bastianini si è trovato di fronte ad una scelta complicata. Infine, il campione del mondo Moto2 2020 ha scelto di unirsi a KTM Tech3 per il 2025, dopo essere stato sostituito da Marc Marquez all’interno del team ufficiale di Borgo Panigale. Per lui è una buona scelta o piuttosto un errore allontanarsi dalla Ducati? Tech3 sta facendo un altro grande business? Analizziamo insieme questa firma inaspettata.

Caduto

Enea Bastianini sembrava avere un futuro brillante. Dopo aver sofferto una stagione 2023 segnata da infortuni, non è mai riuscito a condividere il suo talento con il pianeta MotoGP sotto il tendone della squadra più desiderata. È un peccato, perché al momento della sua promozione nel 2022 era uno dei leader del campionato. Anche se manca ancora buona parte dell’esercizio 2024, si vede facilmente la differenza di andamento tra lui e Pecco Bagnaia nello stesso periodo.
Gli manca ancora la velocità, quel qualcosa in più che può portarlo al livello di Jorge Martin e Marc Marquez per esempio..

Enea all’epoca è meno bravo dei suoi colleghi sopra citati, lo vedo. Ma non mi aspettavo che lasciasse definitivamente la Ducati, il che secondo me è un grosso errore nel lasciarlo andare. Come con Maverick Vinalesnon conosciamo i dettagli di questa significativa decisione. Ma non credo nemmeno per un secondo che non fosse interessato a Pramac Ducati, ad esempioche si ritrova senza molte risorse dopo aver perso Jorge Martin.

È stato autore di un’ottima gara in Italia. Grandi sforzi, ma troppo tardi. Foto: Michelin Motorsport

Ho l’impressione, da lontano, che questa lontananza da Ducati sia volontaria, come per iniziare un nuovo capitolo. Ovviamente rischia di trovare il servizio in difficoltà. La KTM RC16 è meno efficiente rispetto all’anno scorso. Tech3 è una grande squadra, certo, ma essere alle dipendenze dei francesi è come diventare pilota di un satellite, con tutto quello che comporta.. Superare la differenza di importanza rispetto allo status attuale rappresenta un’ulteriore sfida che dovrà essere affrontata.

Sulla carta l’associazione mi sembra un po’ improbabile. Non poco interessante, ma quantomeno inaspettato. Trovo difficile dire se sono felice per lui perché penso che sarà difficile per lui ripetere spesso il podio d’ingresso al Tech3. Del resto lui ha conosciuto la Desmosedici solo in MotoGP ed è raro, salvo casi eccezionali,
che un pilota arriva su una nuova macchina e si afferma subito come leader.

Tech3 completa una stalla antincendio

In questo caso, il grande vincitore è Tech3. Oltre a recuperare Maverick Vinales, la squadra di Hervé Poncharal è riuscita ad attrarre un altro pilota dal profilo un po’ simile, ma più forte. È un successo a tutti i livelli. Bastianini e Vinales sono una coppia molto migliore di Augusto Fernandez/Pedro Acosta e costituiscono senza dubbio, per Tech3, l’associazione teorica più forte dai tempi della coppia Bradley Smith/Pol Espargaro nel 2014.

È ancora ben inserito nella gerarchia Ducati. Foto: Michelin Motorsport

Sono convinto che la carriera di “Bestia” sarà in gran parte determinata da questa esperienza. Tech3 è un grande team, certo, ma dubito che l’italiano voglia fermarsi lì senza mai soddisfare la sua voglia di mondiale, che sarà difficile da ottenere sulla KTM (semi)privata. Deve riprendersi, ricostruire il suo nome, reintegrarsi in questo piccolo gruppo d’élite in cui si era saldamente insediato alla fine del 2022. L’esperienza di Hervé Poncharal può rispondere perfettamente a questa sfida. Se la bici è buona,
possiamo aspettarci il meglio, forse non proprio al livello di Maverick Vinales nei primi tempi visto che quest’ultimo ha dimostrato di saper trovare velocità su macchine diverse; ma più avanti nella stagione.

Penso che sia molto più bravo dello spagnolo, questo è ovvio dopo aver studiato gli ultimi esercizi in MotoGP. Bastianini è un assassino, con uno straordinario senso di realizzazione. KTM, attraverso Tech3, ha messo le mani su un mostro anticonformista che ha solo voglia di ripartire. È stata una delle migliori scelte sul mercato, quindi come non fare i complimenti al management austriaco che sta arrivando, per la sua attrattiva rafforzata dall’abilità di Pedro Acostaper firmare questo tipo di pilota.

La KTM avrà un quartetto Binder/Acosta/Vinales/Bastianini, una delle migliori combinazioni degli ultimi decenni. Mancherà solo una RC16 degna dell’evento;
vietato sprecare questa occasione che potrebbe non durare nel tempo.

Cosa ne pensi di questa firma? Diteci nei commenti!

Come promemoria, questo articolo riflette solo il pensiero del suo autore e non dell’intero team editoriale.

Il livello di Pedro Acosta dimostra che è possibile lottare in attacco con Tech3, qualcosa che avevamo visto di più con KTM dal 2020 e Miguel Oliveira. Foto: Michelin Motorsport

Foto di copertina: Michelin Motorsport

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