Euro 2024: Il Belgio raggiunge la Francia agli ottavi

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Lento e poco ispirato in attacco, il Belgio è stato tenuto sotto controllo mercoledì dall’Ucraina (0-0) a Stoccarda, ma si è qualificato per gli ottavi di finale di Euro-2024, dove incontrerà la Francia per il ricongiungimento dopo la semifinale dei Mondiali 2018. Tazza.

Deriso dai suoi tifosi, molto delusi per aver visto la propria squadra accontentarsi del risultato invece di tentare di strappare il primo posto, il Belgio incontrerà ancora una volta i Blues per uno scontro tra vicini agli ottavi.

Minimalisti e messi in pericolo nel finale dagli ucraini che hanno provato a prolungare la loro “favola” fino alla fine, i Red Devils sono arrivati ​​secondi nel loro girone dietro alla Romania.

I Gialloblu, i cui tifosi hanno ricordato la tragica situazione attuale esponendo uno striscione “la pace ha un prezzo” con il ritratto di Nazariy Hryntsevich, soprannominato “Hrienka”, soldato caduto e tifoso di calcio, vedono così finire il loro sogno.

L’immagine è stata generata dall’intelligenza artificiale a partire dalle foto di 182 soldati ucraini caduti che, nella vita civile, facevano parte dei movimenti di tifosi che sostenevano le società di calcio.

Il Belgio, che ha giocato con la sua casacca blu di Tintin, colletto bianco e pantaloncini marroni ispirati all’eroe dei fumetti, non si è avventurato con la stessa audacia dell’intrepido reporter di Hergé sul gol ucraino, ma ha scommesso sul talento e sulla malizia di Kevin De Bruyne , inserito tra le linee come trequartista per fare la differenza.

Il capitano belga, autore del successo contro la Romania (2-0), è stato all’origine di tutte le situazioni pericolose per i Red Devils nel primo tempo: prima lanciando perfettamente un Romelu Lukaku ancora privo di successo davanti al portiere ucraino Anatoliy Trubin, ancora una volta preferito ad Andriy Lunin (7°).

Poi provando a sorprendere lo stesso Trubin con una punizione decentrata a effetto diretto che ha sfiorato il palo sinistro mentre la difesa ucraina si aspettava un cross (33°), e un terzo tentativo da fuori area catturato senza problemi (45°).

Gli ucraini, privati ​​anche della stella Mykhaïlo Mudryk, infortunata, hanno resistito bene grazie ad un 5-3-2 rinforzato e aggressivo e a buone sequenze di possesso palla, che tuttavia non sono riuscite, nonostante gli sforzi e i tentativi di combinazione delle due Liga gli attaccanti Artem Dovbyk (Girona) e Roman Yaremchuk (Valencia).

Con un po’ meno fretta ed efficienza nell’ultimo gesto, il marcatore valenciano avrebbe potuto essere l’eroe di tutta la sua patria (22esimo, 74esimo, 79esimo).

Lo stesso si può dire per i belgi, che hanno finito per guadagnare terreno dopo aver inciampato più volte contro l’eroica difesa ucraina, con diversi interventi decisivi di Trubin (65°, 73°).

Gli uomini di Domenico Tedesco, probabilmente consapevoli del risultato dell’altro incontro tra Slovacchia e Romania (1-1), che li ha qualificati, sono stati quasi puniti da un corner diretto dell’ex marsigliese Ruslan Malinovsky, vicino al sorprendente Casteels (83esimo). Ci vorrà molto di più per sperare nella rivincita contro i Blues.

Passano anche Romania e Slovacchia

Romania e Slovacchia hanno ottenuto un pareggio (1-1) che consente alle due squadre di proseguire il loro cammino negli ottavi, dal Gruppo E, ed entrambe le squadre hanno giocato bene la partita.

I due tecnici si erano impegnati a farlo il giorno prima, in conferenza stampa, e i giocatori hanno mantenuto la promessa, nonostante la temperatura sopra i 30 gradi al fischio d’inizio e un forte temporale in avvio di ripresa.

Alla fine l’operazione è più favorevole alla Romania che vince il girone e martedì prossimo giocherà l’ottavo a Monaco contro la terza del girone A, C o D.

La Slovacchia conoscerà il suo avversario, il luogo e la data dell’ottavo posto solo dopo le partite del Gruppo F.

In un girone molto indeciso, dove le quattro squadre erano in parità con 3 punti dopo le prime due giornate, la prima in un Europeo, questa partita è stata altrettanto importante.

Rispettivamente primi e terzi al calcio d’inizio, i rumeni e gli slovacchi hanno dato spettacolo a lungo con 22 tiri in totale.

Gli uomini di Francesco Calzona aprono le marcature con un bellissimo cross di testa di Ondrej Duda (1-0, 24esimo). Ma meno di un quarto d’ora dopo, il rotabile Ianis Hagi ha ottenuto un rigore che Razvan Marin ha lanciato nell’angolo destro di Martin Dubravka (1-1, 37esimo), restituendo il primo posto alla sua squadra.

Nella ripresa, un gol di Marin e un altro di Denis Dragus, nel giro di pochi secondi, fanno fremere di piacere l’esercito dei tifosi giallorossi (61esimo).

Tre minuti più tardi, Florin Nita effettua la parata di piede necessaria per evitare che David Strelec riporti in vantaggio gli slovacchi (64esimo), prima che con il passare dei minuti la paura di subire gol finisca per prendere il sopravvento sulla voglia di vincere.

L’annuncio del tempo supplementare di soli tre minuti è stato accolto addirittura da una standing ovation da parte dei tifosi di entrambi gli schieramenti.

Il fischio finale è stato una liberazione per tutti ed i rumeni, festeggiando davanti ad un calcio d’angolo interamente dedicato a loro, si sono confermati protagonisti di questo Euro.

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