Top 14 – Pau seppellisce le speranze del Perpignan e chiude la stagione in bellezza

Top 14 – Pau seppellisce le speranze del Perpignan e chiude la stagione in bellezza
Top 14 – Pau seppellisce le speranze del Perpignan e chiude la stagione in bellezza
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In un incontro difficile, segnato da infortuni e cartellini, sono stati i Palois a dimostrarsi i più valorosi contro il Perpignan per la finale di Sam Whitelock all’Hameau. L’USAP ha creduto a lungo nella fase finale, ma alla fine è crollata nel momento peggiore.

Prima di confrontarsi, entrambe le squadre avevano grandi speranze per una qualificazione tra i primi 6 o per la Coppa dei Campioni della prossima stagione…Ma entrambi se ne vanno delusi. Se Perpignan, settimo prima di questa 26esima ed ultima giornata, faceva la sua parte sperando nella vittoria di Le Hameau e in una grande vittoria per La Rochelle o il Racing 92, che si sono affrontati questa sera, Pau, nono, potrebbe credere nella top 8 e giocare la Coppa dei Campioni del prossimo anno.

In casa, i compagni di squadra di Sam Whitelock, che giocava la sua ultima partita in carriera con i colori della Sezione, hanno voluto rendere orgoglioso il loro numeroso pubblico. E dopo un buon inizio di partita, è stato il terzino australiano Jack Maddocks, ben servito da Thibault Daubagna, a segnare la prima meta della partita. Joe Simmonds, stella d’apertura della squadra bernese, non si lascerà privare di aggiungere altri due punti (7-0, 14′).

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Con due nuove mete di Théo Attissogbe e Emilien Gailleton, ogni volta trasformate da Joe Simmonds, la Sezione decolla e sembra avviarsi verso un grande successo contro i catalani completamente sopraffatti e presi dalla sfida (21-0, 27′). Ma la reazione d’orgoglio dell’Usap arriverà dopo mezz’ora di gioco, con Louis Dupichot, sul 14 contro 14, dopo i cartellini gialli ricevuti da Sacha Lotrian e Nicolas Corato (21-5, 35′ ).

Prima dell’intervallo, il giovane pilastro Lorencio Boyer Gallardo, in azione durante il momento dell’ammonizione, segnerà la sua prima meta della sua carriera tra i professionisti, dopo tanto lavoro da parte degli attaccanti. Se Jake McIntyre sbaglia le sue due trasformazioni, il Perpignan può credere nella sua buona stella e strappare la vittoria nel secondo atto (21-10, 40+3′).

Perpignan ci credeva, ma mancava di efficacia

Al rientro dagli spogliatoi, l’USAP avanza ancora e, su palla di ripartenza, la terza linea Joaquin Oviedo compirà una corsa di quasi 70 metri per riportare i suoi compagni a quattro punti dal Palois, dopo la trasformazione di Jake McIntyre (21 -17, 44′).

Pau, che ha perso in rapida successione Thomas Carol, poi Siate Tokolahi per infortunio, deve fare affidamento su Joe Simmonds, altrettanto efficace contro i pali (24-17, 54′). Ma il Perpignan non trova più l’intervallo e si scontra con l’ormai eroica difesa del Pau. Dall’altra parte del campo Beka Gorgadze, autore di un grandissimo match, si fa sorprendere a pochi centimetri dalla lunetta e serve Dan Robson. Il catalano della terza linea So’otala Fa’aso’o, entrato in gioco pochi secondi prima, calcia il pallone mentre va a sostituirsi. La sanzione è terribile per gli ospiti, visto che mister Brousset mostrerà il cartellino giallo e fischierà la meta del rigore (31-17, 60′). Con due mete trasformate in anticipo, gli uomini di Sébastien Piqueronies sembrano fuori pericolo e guardano con attenzione i risultati delle altre partite, sperando nel passo falso di Clermont o Castres.

Se, dopo il cartellino giallo contro Joe Simmonds, Lucas Dubois firma la meta della speranza per i catalani (31-24, 75′), sarà solo di breve durata. Come simbolo, la seconda fila da 153 presenze degli All Blacks, Sam Whitelock, segnerà la meta vincente per il Palois (36-24, 80+1′), alla sua ultima uscita da rugbista professionista.

Purtroppo questa vittoria nella Sezione non basterà, visto che Castres e Clermont hanno vinto rispettivamente a Bayonne e contro il Montpellier. Il bonus offensivo raccolto dall’ASM lascia così il Pau nono e quindi fuori dalla qualificazione alla Coppa dei Campioni. Per l’USAP, finalmente decimo della stagione, i rimpianti saranno nell’ordine dopo un avvio di gara fallito e una mancanza di realismo nei 22 metri avversari nel secondo atto. I catalani, che speravano di raggiungere la fase finale per la prima volta dal 2010, hanno fallito nel momento peggiore.

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