La UEFA ha denunciato sabato le false informazioni circolate sul web attribuendo al suo presidente dichiarazioni in cui giustificava di non aver voluto assegnare il Pallone d’Oro a Vinicius, come pensa il Real Madrid.
È passata praticamente una settimana dalla cerimonia di premiazione del 68esimo Pallone d’Oro, e il cassetto delle polemiche è ancora pieno. La serata al Théâtre du Châtelet è stata caratterizzata dalle polemiche sul vincitore spagnolo, il centrocampista della Roja e capitano Rodri.
Un cattivo giocatore, il Real Madrid, che pensava di vedere Vinicius trionfare, ha deciso contro ogni previsione di saltare la cerimonia, dimostrando così la sua rabbia nei confronti di France Football e della UEFA. Risultato: nessun membro della pluripremiata delegazione madrilena era presente a Parigi per ritirare i vari premi.
“Informazioni totalmente infondate”
Con accuse dai toni cospiratori, il Real Madrid ha fatto sapere attraverso la stampa spagnola di sospettare una manovra della UEFA. Da allora, i commenti virulenti contro Vinicius che circolano sui social network sono stati attribuiti al suo presidente, lo sloveno Aleksander Ceferin, che avrebbe spiegato perché Vinicius non meritava il Pallone d’Oro. Ceferin negò di averli mai pronunciati. In un comunicato inviato all’agenzia di stampa EFE, la UEFA ha dichiarato sabato che le parole che giustificano la mancata consegna del Pallone d’Oro all’attaccante brasiliano del Real Madrid, Vinícius Júnior, “sono false”.
L’organismo europeo si riserva inoltre il diritto “di intraprendere azioni legali contro qualsiasi persona coinvolta nella diffusione di queste presunte dichiarazioni”. “Smentiamo categoricamente le affermazioni che circolano sui presunti commenti della UEFA sul risultato del Pallone d’Oro. Né la UEFA né il suo presidente hanno rilasciato alcuna dichiarazione o commento sui risultati della selezione del Pallone d’Oro. Tuttavia, tali informazioni sono completamente infondate e non non riflettono la realtà”, condanna altri membri della UEFA citati da EFE. L’organo di governo avverte che “qualsiasi parte coinvolta nella diffusione di queste false dichiarazioni” potrebbe affrontare azioni legali. E il brutto scherzo si rivolta contro il suo autore.
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