Gran Premio di Monaco | Ferrari | “Avremo un Charles Leclerc prima e dopo Monaco”

Gran Premio di Monaco | Ferrari | “Avremo un Charles Leclerc prima e dopo Monaco”
Gran Premio di Monaco | Ferrari | “Avremo un Charles Leclerc prima e dopo Monaco”
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La presenza di Fred Vasseur per ricevere il trofeo del vincitore della Casa testimonia la potenza emotiva di questa vittoria di Charles Leclerc nel Principato. Al quale neanche il principe Alberto II, in lacrime, non può resistere. Su questo podio mai calpestato, l’eroe finalmente consacrato si è vestito dei colori monegaschi, un simbolo nazionale verso il quale il protocollo FIA è solitamente piuttosto riluttante. Ma i sorrisi, gli sguardi ammirati anche tra i concorrenti, riflettono come uno specchio la felicità degli uomini della Scuderia; accade la magia e nessuno vuole rovinare questa domenica pomeriggio storica per la Formula 1 e per il Principato. Anche se la gara è stata una deprimente processione di 78 giri.

Louis Chiron, principesco eroe degli anni Cinquanta, ha dato il suo nome all’esse della piscina, e la grande storia, se non sarà ingrata, un giorno concederà i suoi favori a Charles Leclerc.

“Charles è stato magico dalla prima all’ultima curva del weekend, perché ha volato per tutte le sessioni di prove libere”, ha sottolineato Frédéric Vasseur, direttore della scuderia Ferrari, sul set di Canal+. Dopo tanti insuccessi, il suo pilota era pronto a sorvolare l’evento come fanno solo i futuri vincitori. Questa è la chiave del successo a Monaco: dall’inizio alla fine del weekend, bisogna rispettare questo labirinto metallico per non rischiare di essere brutalmente richiamati all’ordine, prendere possesso del circuito gradualmente senza mai strafare. “Charlot” è rimasto nella zona per tre giorni.

Spa, Monza e ora Monaco

“È stato un momento importante per Charles: ha vissuto alcuni anni difficili al Monacoha ricordato il francese, il suo primo capo in F1, nel 2018 alla Sauber. Avremo un Charles prima e dopo Monaco, che gli darà enorme fiducia. Penso che ne avesse bisogno. Il patron della Scuderia aspettava di vedere saltare questa serratura domestica, e la sua conclusione è chiara la sera di questo trionfo: il suo campione si ritroverà cambiato, per sempre.

L’euforia del momento non c’entra, il boss di Maranello sa semplicemente di cosa parla. Questo traguardo raggiunto lo porta ora verso il più grande di tutti. Il tempo farà semplicemente il suo corso. Charles Leclerc non è più il re delle occasioni mancate, l’eterna speranza raddoppiata dai più opportunisti, dai rivali che ignorano gli scrupoli. È un campione del mondo nell’edilizia. La SF24 ha approfittato di una RB20 che soffriva sui dossi della serpentina della Riviera e del resto sarà forse un doloroso ritorno alla realtà – magari dal Gran Premio del Canada – ma piste atipiche come Singapore creeranno altre opportunità.

Cambio motore prima delle qualifiche

È una certezza: al vicecampione del mondo 2022 resta solo un passo da fare ed è solo questione di tempo e di attrezzatura. Perché finalmente mostrava questa solidità mentale, questa serenità che a volte sembrava mancargli. Uno status da padrone che aveva dimostrato altrove, su circuiti signorili come Spa e Monza, teatri delle sue prime due vittorie nel 2019, ma che non ha superato il crash test monegasco. Anche lui è rimasto su 12 pole position senza vincere, e il solo accenno a questo terribile dato gli pesava. Lo ha a dir poco infastidito.

Tutto questo è finito. Charles Leclerc ha superato queste insidie, i problemi gli sono scivolati addosso anche se le Rosse pensavano di vederli riaffiorare sabato a mezzogiorno, quando si sarebbe dovuto installare un nuovo motore sulla sua “rossa”. Una decisione presa “all’ultimo minuto”ha riferito, il che lo ha reso “un po’ teso” prima della qualificazione. “Arrivi alle qualifiche sapendo di avere tutto da perdere, e se non ottieni la pole position sembri completamente stupido.”, ha detto a motorsport.com in retrospettiva. Rivelando solo questo cambiamento

E poi c’era la storia del pezzo di plastica incastrato nel suo alettone anteriore, fin dalla prima corsa. “Anche quando abbiamo avuto un momento difficile in Q1, quando abbiamo preso la busta di plastica davanti, non si è destabilizzataha sottolineato Fred Vasseur, domenica, su Canal+. Era quasi il più calmo. Dall’inizio del fine settimana il clima è stato molto più calmo rispetto allo scorso anno. Ha fatto un lavoro fantastico.”

Lacrime agli occhi a due giri dalla fine

Jenson Button ha raccolto le sue impressioni immediate sul vincitore al traguardo. Una sorta di occhiolino: l’inglese si è visto sfuggire il suo destino d’oro per nove stagioni prima di mettere tutto in ordine non appena ha avuto alla Brawn la vettura capace di portarlo nel firmamento.

Charles Leclerc trarrà vantaggio da questo trionfo principesco che fa i re. “Con tutto quello che è successo negli ultimi anni, essere stato due volte in pole, aver mancato la vittoria due volte per un motivo o per l’altro, è stato super complicato accettareha ammesso al microfono di Canal+. Il terzo è quello buono e ci si sente così bene! Ci sono stati pochissimi momenti nella mia carriera, se non mai, in cui ho avuto difficoltà a gestire le mie emozioni durante le gare. A due giri dal traguardo sono uscito dal tunnel, non vedevo niente… mi sono accorto che avevo le lacrime agli occhi. Ovviamente dovevo concentrarmi perché mancavano due giri alla fine ma l’emozione era tanta.”

Ha tagliato il traguardo otto secondi prima di Oscar Piastri, ma ha trascorso la maggior parte dei 78 giri con la McLaren n. 81 nella sua zona DRS. Senza dare la minima occasione all’australiano. Charles Leclerc ha spaccato questo fine settimana e valeva la pena tuffarsi in porto per festeggiare. Alla Red Bull, alcuni vincitori si sono tuffati nel pool di squadre, ma Charles Leclerc pensa in grande.

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