L’arbitro, stagione 2; EP.6: Mohammed Aoun / Coach Carter

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Il ritorno dell’incontro di lunedì fatto su Tribune 47. Sesto episodio della stagione 2 dell’arbitro, questa volta parliamo di Mohammed Aoun e del famoso Coach Carter. Allora, hai l’arbitro?

Probabilmente uno dei riferimenti più interessanti della serie! Questo grande Coach Carter che abbiamo visto sui nostri schermi e che abbiamo amato.
I nostri due protagonisti hanno una personalità simile. Qui abbiamo due uomini unificanti, molto esigenti e, soprattutto, due allenatori molto impegnati nel rispetto e nei valori umani.

Facciamo il gioco della memoria e vedremo quanto sono simili.
Ricorda, quando Ken Carter scopre la sua nuova squadra, il rapporto non inizia molto bene. Alcuni giocatori mancano di rispetto per l’immagine Timo Cruz. Ovviamente il nostro allenatore Aoun non ha dovuto vivere una situazione del genere con l’Espoirs ma è il modo di gestire questi giocatori che vale la pena sottolineare.

Carter li fece firmare dei contratti in cui stabilivano che avrebbero ottenuto almeno una media in ogni materia scolastica per avere la possibilità di giocare. In sostanza, la priorità si concentra in primo luogo sull’aspetto dello studio, dell’educazione e del rispetto. È qui che appare il primo punto in comune con Mohammed Aoun.
Il 24 maggio 2023, durante la nostra prima intervista con Coach Aoun, ci disse:

“Da quando sono a Boulazac ho pensato a quale fosse la mia missione di educatore. Oggi abbiamo la risposta. Quello che si dice nello spogliatoio è “alleniamo i futuri grandi uomini e i futuri grandi giocatori. » Tra questi forse ci saranno futuri grandi giocatori. Ma quello che è certo è che diventeranno tutti futuri grandi uomini. »

Se sono chiamati ad allenare questi giovani, l’educazione è alla base dei valori delle loro squadre.

“Che si tratti di raccogliere le bottiglie, pulirle, ringraziare, salutare, sorridere, rispettare l’avversario, tutto ciò è molto importante e vale più della vittoria di un titolo. » ci ha risposto il nuovo responsabile del centro di formazione ADA.

Per quanto riguarda i valori del rispetto, non dimentichiamo che Coach Carter chiamava tutti i suoi giocatori “Sir”.

Passiamo ora al secondo punto in comune. Come hanno fatto a trasformare questi giocatori in vincitori e campioni in meno di un anno?
Coach Carter recupera una squadra reduce da una stagione con sconfitte per 4-22. In pochi mesi si ritrovarono nella finale del campionato statale della California, partita che persero ai soldi, per due punti.
Coach Aoun prende le redini di una squadra passata dall’Elite Espoirs alla Pro B Espoirs, concede spazio a quattro giocatori poco utilizzati la stagione precedente e li aiuta a vincere il campionato Pro B Espoirs.

Un’affascinante capacità di sviluppare giocatori di basket in un solo anno con sicurezza ed educazione. Quando vediamo le prestazioni delle squadre di Richmond e Châlons-Reims sotto il loro comando, la parola “collettivo” assume tutto il suo significato.

Quindi Coach Aoun non sarebbe il Coach Carter del basket francese?

Credito fotografico: cestino di champagne / DR

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