“Mi sono messa in pericolo”, ammette Varane

“Mi sono messa in pericolo”, ammette Varane
Descriptive text here
-

Raphaël Varane lancia l’allarme. Per tutti i calciatori come lui che hanno subito traumi cerebrali.

A 31 anni, Raphaël Varane può vantare una carriera già intensa. Se si arrendesse agli azzurri Già due anni fa, con 93 presenze al suo attivo, il difensore del Manchester United rimane comunque un riferimento mondiale nel suo ruolo. Con i suoi difetti e le sue debolezze che oggi ammette volentieri.

La mia esperienza mi ha permesso di avere i riflessi giusti e vorrei che fosse utile ad altri giocatori senza che loro debbano provare le mie stesse cose. Mi sono messo in pericolorespira l’ex Lensois in un’intervista a L’Equipe. Non so se vivrò fino a 100 anni, ma so di aver danneggiato il mio corpo. Il pericolo del colpo di testa deve essere instillato in tutti i campi di calcio amatoriale e giovanile. »

Raphaël Varane lancia il suo monito agli apprendisti calciatori, mettendoli in guardia contro la piaga ancora oggi sottovalutata delle traumi cerebrali. “ Ne ho avuti diversi, rivela. Se si considerano tre delle peggiori partite della mia carriera, ce ne sono almeno due prima delle quali avevo subito un trauma cranico qualche giorno prima: contro la Germania nei quarti di finale della Coppa del Mondo 2014 (sconfitta per 0-1 della squadra francese), e con il Real Madrid contro il Manchester City negli ottavi di finale Champions League 2020 (sconfitta 1-2 al ritorno). »

Avvisi anche questa stagione

Quando sai che le commozioni cerebrali ripetute hanno un effetto potenzialmente fatale, dici a te stesso che le cose possono andare molto storte. All’epoca non ero padre, ma oggi, a 30 anni e con tre figli, la penso diversamente », ammette il diretto interessato, che all’epoca voleva soprattutto giocare queste partite straordinarie e non aveva la prospettiva necessaria per comprendere al meglio la situazione.

D’ora in poi Raphaël Varane è più vigile e non esita più a fare un passo indietro se necessario. “ A me è successo questa stagione al Manchester Unitedconfida. Durante una partita ho eseguito una serie di colpi di testa e nei giorni successivi ho avvertito un affaticamento anomalo e un forte affaticamento degli occhi e ho riferito allo staff che non ero in forma per allenarmi. Mi hanno sconsigliato vivamente di giocare, ho fatto un test dal medico, i cui risultati ho trasmesso allo staff, il che ha fatto sì che non giocassi la partita successiva. E quando mi sono sentito meglio, ho ricominciato ad allenarmi. Ma se non avessi chiesto di sostenere questi test, probabilmente mi avrebbero messo in fila qualche giorno dopo… »

-

PREV Wilfried Kanga torna a Sclessin…come avversario la prossima stagione? Un club belga torna alla carica – Tutto calcio
NEXT La numero 1 del mondo Iga Swiatek vince per la terza volta a Roma