L’AVANA CHIEDE A WASHINGTON LA SUA CANCELLAZIONE DALLA LISTA DEGLI SPONSOR DEL TERRORISMO

L’AVANA CHIEDE A WASHINGTON LA SUA CANCELLAZIONE DALLA LISTA DEGLI SPONSOR DEL TERRORISMO
L’AVANA CHIEDE A WASHINGTON LA SUA CANCELLAZIONE DALLA LISTA DEGLI SPONSOR DEL TERRORISMO
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Anche se non figura nell’ultimo rapporto americano, Cuba resta classificata dagli Stati Uniti come uno Stato “sponsor del terrorismo”. Nella sua dichiarazione, il Ministero cubano sottolinea il carattere arbitrario e infondato di questa designazione.

“Dichiarazione del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba

Secondo le informazioni ufficiali degli Stati Uniti, il Segretario di Stato, il 15 maggio 2024, ha presentato al Congresso una nuova versione di uno dei rapporti che normalmente prendono di mira i paesi, in modo arbitrario, senza il minimo mandato né il minimo riconoscimento da parte degli Stati Uniti. comunità internazionale. In questo caso, il rapporto elenca quattro paesi che presumibilmente “non hanno collaborato pienamente con gli sforzi antiterrorismo degli Stati Uniti durante l’anno solare 2013”. A differenza degli anni precedenti, Cuba non rientra in questa lista diffamatoria.

Tuttavia, il Dipartimento di Stato continua a mantenerlo, come Stato che si suppone “sponsorizza” il terrorismo internazionale, in questa lista assolutamente unilaterale, priva di qualsiasi base, che mira solo a diffamare e che serve da pretesto all’amministrazione statunitense per adottare misure economiche coercitive. contro Stati sovrani, come quelli che applica spietatamente al nostro Paese.

Tuttavia, non solo il popolo cubano e molti governi latinoamericani e caraibici, ma anche organizzazioni politiche, sociali e religiose e vari politici degli Stati Uniti continuano a chiedere forte e chiaro, ripetutamente, che l’amministrazione statunitense rettifichi questa ingiustizia.

In effetti, è assolutamente chiaro ed evidente che Cuba non solo non sponsorizza il terrorismo internazionale, ma che ne è essa stessa vittima, compreso il terrorismo di stato, come può notare chiunque sia interessato alla questione, e come lo è l’amministrazione statunitense Lo sanno bene il Dipartimento di Stato, la sua polizia e i suoi servizi segreti, che sanno altrettanto – poiché questo è il motivo di questo elenco – il danno straordinario causato all’economia cubana dalle misure, azioni e ritorsioni che si innescano automaticamente contro qualsiasi Stato incluso nel questo elenco, vero o falso che sia.

Cuba – e questo non basta per riconoscerlo – collabora pienamente non solo con gli Stati Uniti, ma con l’intera comunità internazionale. Questa è una verità ben nota, anche se cerchiamo di confondere l’opinione pubblica. Il Presidente degli Stati Uniti ha ogni prerogativa per agire onestamente e fare ciò che è giusto.”

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