L’allenatore Jürgen Klopp “non era dell’umore giusto” per parlare sabato della lotta per il titolo inglese, dopo che il pareggio del Liverpool in casa del West Ham (2-2) sembrava aver messo fine alle speranze dei “Reds”.
“Non ho voglia di parlarne, francamente, e nemmeno di guardarlo. Dovevamo vincere qui, lo sapevamo, e non l’abbiamo fatto.”ha dichiarato a TNT Sports.
Il Liverpool è terzo con 75 punti, dietro Arsenal (1°, 77 punti) e Manchester City (2°, 76 punti) che hanno rispettivamente una e due partite in più da giocare “Non ci penso, davvero. Prima della partita ho detto che dovevamo vincere le nostre partite, non l’abbiamo fatto. Non aiuta la nostra situazione. Perderanno due o tre partite? Io non la penso così, no.”ha poi aggiunto in conferenza stampa parlando dei suoi concorrenti. “Abbiamo 75 punti, quindi 84 possibili (se il Liverpool vince le ultime tre partite della stagione, ndr). E’ un buon obiettivo da prefiggerci. Questo sarà il mio atteggiamento, il mio stato d’animo e vedremo”ha aggiunto ai giornalisti.
Litigio con Salah a bordo campo
Klopp ha apportato cinque modifiche rispetto alla squadra partita mercoledì in casa dell’Everton (sconfitta per 2-0). Mohamed Salah, Darwin Nunez e Ibrahima Konaté, tra gli altri, sono partiti dalla panchina. “Era la nostra quarta partita in dieci giorni, nessun allenatore può mettere insieme la stessa squadra, ho provato a fare quello che mi sembrava migliore e i ragazzi che sono entrati in squadra sono stati davvero bravi”.ha commentato alla stampa.
Salah è apparso seccato e arrabbiato con Klopp prima di entrare nella ripresa, un’immagine insolita ampiamente condivisa sui social, ma l’allenatore si è rifiutato di spiegare l’origine del litigio. “Ne abbiamo parlato nello spogliatoio, per me è tutto deciso”.tagliò corto.
Tuttavia, nella zona mista, l’attaccante egiziano avrebbe dichiarato: “Se parlo, prenderà fuoco.” Quanto basta per promettere un finale di stagione infuocato sulle rive del Mersey.
