L’iconico videogioco di tennis “Top Spin” ritorna dopo 13 anni di assenza

“Top Spin”, una delle principali serie di videogiochi di tennis, ritorna questo venerdì dopo 13 anni di assenza, con protagonisti sia le nuove stelle della pallina gialla, come Carlos Alcaraz, sia le vecchie glorie, come Steffi Graf. Il calcio, con “EA Sports FC” (ex “Fifa”), o il basket, con “NBA 2K”, hanno diritto ogni anno a nuovi titoli aggiornando le squadre e le loro rose e proponendole in modo più curato rispetto all’anno precedente.

Ma il tennis è uno di quegli sport popolari – come il rugby – che faticano a sfondare nel mondo dei videogiochi, mentre il cinema in questi giorni lo mette sotto i riflettori con il film “Sfidanti» del regista italiano Luca Guadagnino, con Zendaya. “Top Spin 2K25”, commercializzato sulle console Playstation e Xbox, oltre che su PC, tenta di correggere questo problema giocando nella categoria simulazione: gli scambi sono così realistici e somigliano molto a quelli di una partita reale.

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Presenti Federer e Swiatek, non Djokovic

Questa sensazione è rafforzata da un design degno di una trasmissione televisiva e dalla presenza di vere e proprie star – attuali o passate – di questo sport, tra cui Roger Federer e Iga Swiatek, l’attuale numero 1 del mondo. Da notare, però, l’assenza del suo omologo tra gli uomini, Novak Djokovic. Sono presenti anche i tornei più famosi, a cominciare da quelli del Grande Slam come Roland-Garros o Wimbledon, con i loro principali campi modellati. La manovrabilità risulta essere rapida, anche se è necessario l’allenamento per padroneggiare gli scambi ed evitare evidenti errori diretti.

Su X (ex Twitter), l’ex tennista francese Gilles Simon ha accolto con favore il ritorno della serie a gennaio. “E non lo dico perché potrei sfogare tutta la mia frustrazione attaccando 3 set a Rafa (el Nadal, ndr) al Roland (Garros) con il mio avatar”, ha scherzato parlando di una parte precedente. I primi punteggi attribuiti a questa nuova versione dalla stampa specializzata giovedì mostravano una media vicina all’80%, secondo l’aggregatore Metacritic, con i critici che ne sottolineavano soprattutto il realismo ma si rammaricavano della grafica che avrebbe potuto essere migliorata.