La Ferrari torna in azzurro per il Gran Premio di Miami

-

Ora, il team è pronto a far rivivere il colore quando tornerà sul suolo americano, con una speciale collezione PUMA che sarà indossata dai piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz, così come dagli altri membri del team durante il fine settimana di gara.

Per l’occasione abbiamo approfondito la storia della Ferrari in blu ed ecco cosa abbiamo scoperto…

L’estate splende a Monaco

Nel 1950 Raymond Sommer divenne il primo pilota a correre in F1 al volante di una Ferrari blu quando partecipò al Gran Premio di Monaco con una 125. Iscritta ufficialmente dalla stessa Scuderia Ferrari, la vettura fu affidata al pilota francese, che la verniciò con i colori del suo paese, l’azzurro, e finì quarto nel suo unico piazzamento in F1.

All’inizio dell’anno, però, l’argentino Juan Manuel Fangio aveva già guidato una Ferrari blu, non in F1 ma nelle gare invernali del suo Paese. La Ferrari 166, telaio 011F, fu originariamente dipinta di rosso al suo debutto vittorioso al Gran Premio di Monza del 1949, ma fu successivamente acquistata con il sostegno del governo argentino, riverniciata con i colori delle corse del paese, ovvero blu con coperchio del motore giallo, e corse in Sud America fino al 1952. Oggi si trova nel Museo dell’Automobile Argentino: www.aca.org.ar/promociones/museo/catalogo/ 34.html

Ritornato alla F1, il pilota francese Louis Rosier iniziò a correre con una Ferrari nel 1952, dipingendola con i colori del suo paese, l’azzurro, e gareggiando con la sua stessa squadra, l’Écurie Rosier. Guidando prima una Type 500 F2, poi una 500/625, corse fino alla stagione 1954, disputando 17 gare di F1 e ottenendo un settimo posto in Olanda nel 1953.

type="image/webp"> type="image/jpeg">>>

Blu per gli Stati Uniti

Nel 1959, sul campo del Gran Premio degli Stati Uniti a Sebring c’erano quattro Ferrari, una delle quali dipinta di blu. I piloti inglesi Tony Brooks e Cliff Allison, così come il tedesco Wolfgang von Trips, iscrissero vetture nel tradizionale colore rosso d’Italia, ma la Dino 246 dell’americano Phil Hill vestiva i colori del suo paese, il blu, con il muso bianco. Purtroppo non ha concluso la gara, problemi alla frizione lo hanno costretto al ritiro all’ottavo giro.

Questa però non fu la fine delle bianche e blu americane: due anni dopo arrivò la Ferrari blu più famosa di tutte. Alla fine della stagione 1964, dopo una battaglia con l’organo di governo dello sport sulle regole, Enzo Ferrari ritirò la sua squadra dalle ultime due gare dell’anno e si impegnò a non correre mai più con i colori delle autorità nazionali italiane.

Si trattava però di una decisione politica e, sebbene la squadra ufficiale Ferrari fosse assente negli Stati Uniti e nel finale di stagione in Messico, era rappresentata dal “North American Racing Team” – ed i piloti della squadra correvano su Ferrari con una bella livrea metà bianca e metà blu.

John Surtees guidò questa Ferrari blu e finì secondo nella gara americana, che si svolse a Watkins Glen, e quando la stagione finì in Messico, si presentò con gli stessi colori e finì di nuovo secondo, assicurandosi così il titolo mondiale.

Ben attrezzato

Sebbene comparisse raramente sulle auto, negli anni ’50 e ’60 il blu era ancora presente nel garage Ferrari, poiché a quel tempo piloti e meccanici della scuderia indossavano tute blu. Ciò rifletteva i colori tradizionali di Modena, la città italiana originaria della squadra, ma molto probabilmente aveva anche a che fare con la mancanza di disponibilità di tute da corsa rosse in quel momento!

Ci sono pochissime informazioni sull’abbigliamento blu della squadra di quest’epoca, ma si ritiene che l’ultimo pilota di F1 a indossare una tuta blu per la Ferrari – e correggeteci se il nostro tuffo nella storia non ha svelato alcun segreto – sia stato Didier Pironi , nel 1982.

type="image/webp"> type="image/jpeg">>>

Ringrazia la Storia

Ispirandosi a questa rara ma ricca eredità della Ferrari in blu, PUMA e Ferrari creeranno una collezione in edizione limitata per il Gran Premio di Miami che si rifà a queste leggendarie tute azzurre.

Il ritorno dei classici toni del blu promette di far rivivere lo spirito della storia, con pezzi chiave come la giacca da città, la polo della squadra e gli stivali da corsa Speedcat Pro, oltre ad accessori esclusivi. Questa collezione è pensata per la nuova generazione di appassionati Ferrari, per far rivivere i ricordi del passato.

I piloti Leclerc e Sainz, così come l’intero team, indosseranno pezzi di questa collezione durante il fine settimana di Miami, perpetuando così l’heritage azzurro – e anche te, dal momento che la PUMA x Scuderia Ferrari Miami Limited collection Edition è ora disponibile in selezionati negozi PUMA , punti vendita Scuderia Ferrari, nonché su puma.com e ferrari.com.

-

PREV Cristiano Ronaldo segna una tripletta contro l’Al-Wehda
NEXT Il forte messaggio di Dugarry sul PSG e Luis Enrique!