Bitcoin e rischi geopolitici. Caduta delle criptovalute dopo l’attacco attribuito a Israele all’Iran.

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Caduta delle criptovalute dopo un attacco ai siti in Iran. (Israel Valley non può trattare questo argomento al 100% perché la censura militare israeliana è intrattabile).

I media (non israeliani) hanno riferito che l’esercito israeliano ha effettuato attacchi missilistici contro l’Iran.

Secondo (1): “Questa escalation delle tensioni tra i due paesi nemici ha immediatamente provocato la reazione del mercato Bitcoin e delle criptovalute in generale.

Il leader Bitcoin è così sceso sotto i 60.000 dollari in poche ore. Per quanto riguarda Ethereum, la sua sottoperformance è stata ancora più marcata, scendendo sotto i 2.900 dollari.

Tuttavia, questa ondata di stress è stata solo temporanea. In effetti, i prezzi delle criptovalute si sono ripresi rapidamente man mano che le informazioni sono diventate più chiare. Sembra che l’operazione militare israeliana abbia avuto una portata relativamente limitata. Pertanto, dopo aver ripreso colore, Bitcoin si muove intorno ai 64.000 dollari.

Se alla fine questo attacco è stato solo un incidente di breve durata per le criptovalute, serve comunque a ricordare la loro elevata correlazione con i rischi geopolitici. Se la situazione in Medio Oriente dovesse peggiorare ulteriormente, i loro prezzi in futuro diventerebbero ancora più vulnerabili. I prossimi giorni saranno quindi decisivi per valutare la capacità di resistenza di Bitcoin e dei suoi pari di fronte alle turbolenze regionali.”

(1) IsraelValley ha ristampato e parzialmente corretto (censura militare israeliana) un articolo da cointribune.com

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