Il titolo, una partita brillante ma un problema in C1… Uno sguardo alla stagione dell’Inter, una felicità incompleta

Il titolo, una partita brillante ma un problema in C1… Uno sguardo alla stagione dell’Inter, una felicità incompleta
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Mai uno scudetto italiano era stato assegnato al fischio finale del derby di Milano. Ora è fatto. A cinque giorni dalla fine del campionato, lunedì l’Inter ha vinto ufficialmente il suo 20esimo scudetto dopo aver eliminato (2-1) il Milan, suo vicino ed eterno rivale, in un incontro elettrizzante, segnato da tre cartellini rossi nei supplementari.

Si tratta del primo titolo nella storia della Serie A, insieme a quelli di Torino (1948), Fiorentina (1956), Inter (2007), Juventus (2019) e Napoli la scorsa stagione. L’Inter è diventata la seconda squadra transalpina a superare la soglia simbolica dei venti scudetti (la Juve è molto avanti con 36 titoli), che le dà il diritto di ricamare una seconda stella sopra il proprio stemma.

Un attacco fiammeggiante

Questo titolo storico non conosce contestazioni da parte d’Oltralpe perché i nerazzurri hanno padroneggiato la materia e hanno dominato la competizione. Gli interisti non lasciano la testa del campionato da ottobre e vantano 27 vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta. Era il 27 settembre scorso, in casa contro il Sassuolo (1-2), nella sesta giornata di Serie A.

I lombardi hanno una media di 2,3 gol a partita e hanno in assoluto il miglior attacco del Campionato con 79 gol, 23 dei quali firmati da Lautaro Martinez, capitano interista e attuale capocannoniere della Serie A. Con i suoi 12 gol e 11 assist decisivi, Marcus Thuram non è esente dal successo nerazzurro. Senza dimenticare il cannoniere turco Hakan Calhanoglu (11 gol) o il pistone sinistro molto offensivo Federico Dimarco (5 gol e 6 assist).

La migliore difesa dei Big 5

Ma gli interisti non colpiscono solo per la loro forza offensiva. Hanno anche la miglior difesa della Serie A e dei cinque maggiori Campionati con soli 18 gol subiti. Un dato impressionante frutto dell’ottimo schema difensivo messo in campo da Simone Inzaghi con in particolare una difesa a tre centrali che funziona a meraviglia e nella quale troviamo Benjamin Pavard con grande regolarità (25 titolari in tutte le competizioni).

Arrivato quest’estate dal Bayern Monaco per un assegno da 30 milioni di euro, il francese è riuscito a trovare un posto nella formazione titolare di Simone Inzaghi nonostante la forte concorrenza, lui che aveva fatto del ritorno nel ruolo di difensore centrale una priorità per il suo futuro. Ha trovato il suo conto in Lombardia, rafforzando la sua candidatura all’Euro con Didier Deschamps.

Dimenticare Yann Sommer elogiando il primato difensivo dell’Inter sarebbe ingiusto vista la stagione XXL vissuta dal portiere svizzero, arrivato anche lui in off-season dopo l’esperienza in Baviera. Simbolo dell’ingaggio riuscito da parte della dirigenza milanese, che doveva compensare partenze importanti: Onana, Skriniar, Brozovic…

I nerazzurri e la loro ferrea difesa possono stabilire un record diventando la migliore difesa della storia della Serie A. Per farlo dovranno fare meglio della Juve (20 gol subiti nel 2011-2012 e 2015-2016). Il compito sembra complicato – nelle prossime cinque partite dovremmo subire al massimo un gol – ma non impossibile.

La C1, la frustrazione della stagione

Facendo il punto sulla stagione interista, impossibile trascurare questa sera del 13 marzo, quando i nerazzurri abbandonarono anzitempo la Champions League, eliminati ai rigori dall’Atlético Madrid (2-1 ap, 3-2 al tab). Un avversario che ha dominato testa e spalle all’andata (1-0) ma che avevano lasciato in vita. Finalisti della precedente edizione della C1, gli interisti sognavano cose ben più grandi.

Questa eliminazione è stata la seconda grande delusione stagionale per l’Inter. Il primo è avvenuto quando è entrato nella competizione agli ottavi di finale di Coppa Italia a dicembre. Detentori del doppio titolo, i giocatori di Inzaghi sono stati eliminati in casa dal Bologna, vincendo 2-1 ai supplementari. Intanto i compagni di Lautaro Martinez hanno vinto a gennaio la Supercoppa Italiana contro il Napoli (1-0). Ma ciò non basterà a dimenticare completamente la frustrazione derivante da un’eliminazione anticipata sulla scena europea.

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