Un’indagine condotta da due media ha rivelato che 23 dei migliori nuotatori cinesi erano risultati positivi alla trimetazidina all’inizio del 2021. Pechino definisce queste accuse “fallaci”.
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Pechino ha descritto lunedì come fallace
accuse di doping secondo cui 23 nuotatori cinesi sarebbero risultati positivi alla trimetazidina, una sostanza vietata, all’inizio del 2021, in vista delle Olimpiadi di Tokyo.
Questa informazione è fuorviante e non corrisponde ai fatti
ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin.
Sarebbero interessati 23 nuotatori
Tre mesi prima della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi (26 luglio-11 agosto), un’indagine condotta dalla televisione pubblica tedesca ARD e dal New York Times ha rivelato che 23 dei migliori nuotatori cinesi erano risultati positivi alla trimetazidina, all’inizio del 2021.
Questa sostanza è stata vietata dal 2014 perché migliora la circolazione sanguigna. Denis Cotterell, allenatore di nuoto australiano che collabora con la federazione cinese, ha contestato lunedì l’esistenza di un sistema di doping incoraggiato dalla Cina.