A cosa serve un mental trainer? Quasi tutti lo usano. A cosa serve ? Evitare le trappole della pressione insite nella competizione e, soprattutto, ricercare lo stato di grazia che permette di sublimarsi per raggiungere il flusso, questo stato di grazia che secerne gli ormoni della felicità. L’Editoriale Mag del 21 aprile è entrato nella testa di un atleta.
Diversi studenti dell’Università di Losanna, incontrati durante la progettazione di questa rivista, hanno reagito a questo problema. “Con una cattiva gestione mentale, non possiamo sperare in prestazioni ottimali“, ha reagito Maud Ehrler, calciatrice del Renens e studentessa di psicologia dello sport.
Loris Pasinelli, studente di management dello sport, racconta l’esempio dei rigori nel calcio. “I calci di rigore sono ancora una battaglia mentale tra il tiratore e il portiere. Chi si muoverà per primo? Il portiere saprà anticipare? Dove sparerà il giocatore?“
RTSsport
Rivista editoriale “Nella testa di un atleta” / M. Di Tria, D. Gabrieli, J.-P Schaer, B. Garro, V. Mivelaz, M. Desjardin e R. Crotta Ben Henda