“Ha molto più tempo”

“Ha molto più tempo”
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Fabio Quartararo ha giustificato il suo prolungamento in Yamaha con la profonda ristrutturazione attuata dalla Casa, l’esempio più notevole è stato l’assunzione alla carica di direttore tecnico di Max Bartolini, fino ad allora braccio destro di Gigi Dall’Igna alla guida della Ducati.

Prima di questo prolungamento, il dilemma affrontato da Quartararo era paragonabile a quello di Marc Márquez l’anno scorso, quando finì per lasciare un marchio giapponese in difficoltà, la Honda in questo caso, per Gresini, dove ha una Ducati che non è nemmeno nelle sue ultime specifiche. Quartararo ha giustamente visto in questa partenza la molla della Yamaha, decisa a non perdere a sua volta il suo pilota di punta.

Ormai trentenne, Márquez si è volontariamente estraneo alla zona di comfort che rappresentava la Honda, con l’obiettivo di riscoprire il piacere di recitare da protagonista in sella a una moto. Anche se Quartararo ha fatto la scelta opposta, Márquez capisce di aver dato un’altra possibilità alla Yamaha, soprattutto perché ha solo 24 anni e ha più tempo a disposizione.

“Non mi sorprende che Quartararo sia rimasto in Yamaha”ha detto Marquez Motorsport.com. “Prima di tutto perché la Yamaha è la Yamaha e la Honda è la Honda: prima o poi torneranno in tanti hanno fatto paragoni con la mia situazione ma Fabio ha molto più tempo di quello che mi restava”.

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Marc Marquez

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Per il catalano, un altro elemento nella decisione del suo rivale è l’assenza di traumi paragonabili a quello vissuto con l’infortunio al braccio nel 2020, che interruppe bruscamente il suo dominio e lo fece precipitare in una situazione difficile, tra la convalescenza e le varie operazioni: “Non ha vissuto un periodo come il mio, con un infortunio importante che mi ha fatto dubitare anche di me stesso. E’ fondamentale”.

Sulla Ducati Marquez sta già ricominciando a lottare per le prime posizioni. Al Gran Premio delle Americhe, ha preso la seconda posizione nello sprint ed era in testa prima di cadere nella gara principale, mentre Quartararo si è dovuto accontentare del 15° posto sabato e del 12° domenica, il che illustra l’attuale ritardo della Yamaha.

Su Canal+, Márquez ha chiesto al francese “Cosa ti hanno promesso?” perché appunto lui stesso non poteva affidarsi a dichiarazioni d’intenti su progressi a medio termine, preferendo la certezza di trovare subito una moto ad alte prestazioni. Egli continua tuttavia a credere nel ritorno alla ribalta dei produttori giapponesi.

“Quando sei in un progetto per il quale hai dato molto e ti è stato promesso di più, è normale avere questa pazienza e questa fiducia affinché ciò accada”ha sottolineato Márquez, convinto che gli sforzi siano premiati in MotoGP: “Serve fiducia e anche fortuna, perché tutti gli ingegneri lavorano duro. La fortuna si basa su questo [les techniciens] trovare la chiave che porterà a una motocicletta ad alte prestazioni.”

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