Par
Tommaso Corbet
Pubblicato il
9 gennaio 2025 17:28
Ferito durante il 22e La top 14 della giornata si è giocata il 27 aprile dell’anno scorso, Anthony Bouthier tornerà in campo in una partita ufficiale per la prima volta in questa stagione. Suo Indietrola gestione del suo convalescenzaritrovare un Montpellier trasformato, la fine del contratto… Ha parlato prima della sua prima apparizione nella Challenge Cup contro i Lions (sabato 11 alle 18:30).
Anthony Bouthier ritorna dall’infortunio con il Montpellier
“Il mio ginocchio è dietro di me.” Prima osservazione: richiede una certa flessibilità. Più seriamente, è ovviamente con un sorriso che Anthony Bouthier si è presentato alla stampa prima di rimettersi i ramponi per la 3e Giornata della Challenge Cup.
“È quasi un piacere vedervi”, ha stuzzicato i giornalisti presenti prima di esultare ancora di più: “Sono tornato al 100%. Giocherò di nuovo questo fine settimana, quindi ormai appartiene al passato. Conto i giorni, me ne restano due! »
Una lunga assenza da gestire
A livello personale un infortunio grave è sempre un duro colpo, accolto con più o meno catarro o stoicismo a seconda del temperamento. L’ex residente di Vannes spiega un certo pragmatismo quando si tratta di piastrelle. Ciò dimostra semplicemente che il suo passato di muratore gli è ancora utile!
“All’inizio è stata dura, questo è certo. Quando apprendi che sei infortunato, che stai per subire un intervento chirurgico, non è mai piacevole. Ma l’ho presa comunque abbastanza bene. Ho visto il positivo, neanche io avevo scelta. Mi ha fatto bene fisicamente, moralmente, tagliare, pensare ad altro. È successo anche d’estate, cosa che mi ha permesso di trascorrerla diversamente. Davvero, ha fatto bene al mio corpo”, ammette.
Un ritorno programmato…
Anche in questo caso, tutto dipende dalle capacità di recupero di ciascuno o dagli eventi futuri che potrebbero accelerare il ritorno alle competizioni. Ricordiamo, ad esempio, la folle, ma vincente, scommessa di Anthony Jelonch sulla partecipazione ai Mondiali del 2023.
Il residente di Montpellier non condivide questa prospettiva: “Siamo partiti con lo staff medico all’inizio dicendo che sarebbero stati otto mesi di convalescenza, che sarei rimasto per questi otto mesi. Perché appunto non avevo fretta per niente. »
“Volevo fare le cose bene. Dopo abbiamo dovuto lavorare ancora tanto e bene, ma rispettando gli obiettivi di questo piano che ci eravamo prefissati: arrivare a otto mesi e poter giocare. Siamo arrivati lì, quindi ora fuoco”, dice la parte posteriore.
…in una squadra di Montpellier trasformata
In otto mesi possono succedere molte cose. Il Tolosa ha ottenuto una doppietta, la Top 14 ha perso Oyonnax ma ha accolto Vannes. E il Montpellier, moribondo a giugno, ha trovato una collocazione commisurata ai mezzi e agli obiettivi del club (7e due lunghezze dalla prima qualificazione).
Inoltre, il club campione di Francia del 2022 ha fatto un bell’acquisto come terzino, con l’ex nazionale scozzese Stuart Hogg (anche se sembra che sarà utilizzato di più come mediano d’apertura in futuro) e il promettente neozelandese Josh Moorby.
Niente di cui preoccuparsi però per Anthony Bouthier: “Il livello è alto, c’è concorrenza e questo è ancora meglio. Appena ho visto arrivare tutta questa bella gente, ho capito che sarebbe toccato a me lavorare bene e duramente per riuscire a riconquistare il mio posto. Adesso sono lì, ma dobbiamo trascriverlo sul campo. Sta a me fare il lavoro per sperare di continuare a mantenere questo ruolo di capitano. »
In una squadra MHR che si ritrova. E questo non può che essere positivo: “Le difficoltà le ho vissute da lontano. Anch’io ero un po’ in modalità sostenitore. Perché all’inizio non ero necessariamente presente. »
“Così soffriamo un po’ anche noi. Ma dall’inizio della stagione ho subito sentito che il gruppo voleva davvero passare al positivo. E anche se le prime partite sono state un po’ difficili, ho sentito che stavamo lavorando bene in allenamento, che mancava solo una o due vittorie per risollevare il gruppo. E oggi questo è ciò che sta accadendo”, sussurra l’internazionale.
Il suo futuro in bilico
Vorremmo quasi dire che in questi otto mesi nel deserto, Anthony Bouthier ha fatto la parte più difficile. Moralmente probabilmente lo è. Sportivamente ora sa che dovrà lottare con i suoi compagni per un posto da titolare. Ne va del suo futuro personale, lui che scadrà il contratto a giugno a 32 anni.
“Cerco di non farmi troppe domande. So che sono alla fine del mio contratto ma prima voglio giocare ancora, giocare ancora bene, continuare. Poi poi spero di avere proposte qui o altrove. Ma avere un’offerta per continuare perché il mio desiderio è giocare a rugby ancora e ancora. Quindi cerco di non distrarmi troppo dal mio obiettivo di oggi di giocare di nuovo. E poi verrà il resto”, spera Anthony Bouthier.
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