Sage “non capisce” gli scontri tra tifosi dell’OL

Sage “non capisce” gli scontri tra tifosi dell’OL
Sage “non capisce” gli scontri tra tifosi dell’OL
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Pierre Sage durante OL – OM (Foto di JEFF PACHOUD / AFP)

Due settimane dopo gli incidenti tra i tifosi dell’OL, Pierre Sage ha espresso la sua incomprensione. Per l’allenatore l’amore per la società deve essere al primo posto.

Il vantaggio con Pierre Saggio è che tutti gli argomenti possono essere discussi e che, in generale, si può essere abbastanza certi che risponderà con una qualche forma di onestà. Così, quando l’argomento degli incidenti tra i tifosi dell’OL è avvenuto prima nel bel mezzo della conferenza stampa Le Havre – Olimpiadiil tecnico non si è tirato indietro, anzi. Alla domanda su una certa paura di vivere ora partite durante le quali possono scoppiare incidenti, Sage ha ignorato questa sensazione “ma ovviamente mi riguarda”.

Gli scontri successivi all’OL – Nantes hanno dato luogo a 19 interdizioni commerciali dagli stadi e 16 denunce da parte del club del Lione. Arrivando a questi estremi, Pierre Saggio non capisce. “Mi chiedo come possano litigare due persone che tifano per lo stesso club, che alzano la mano contemporaneamente quando segniamo o si mettono le mani sui capelli quando subiamo un gol. Non capisco”.

Concentrato soprattutto sul calcio, Pierre Saggio non vuole discutere più del necessario. Crede però che il Parc OL debba essere l’espressione del fervore popolare e soprattutto dell’amore incondizionato per il club e la squadra del Lione. Non quella di pretese che col calcio non c’entrano nulla. “Non è il calcio che li fa combattere. È qualcos’altro, quindi è l’espressione di altri aspetti nel quadro del calcio e non ha nulla a che fare con il motivo per cui combattono. Colpiscilo. Questo è un peccato. Se vogliono farlo quello, lasciamo stare il calcio. Tu lo ami, ami la tua squadra, quindi non capisco. Per qualche istante, Pierre Sage ha lasciato il suo costume da allenatore, facendo eco ai pensieri di molti.


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