Tra la sua comunicazione, i suoi risultati e il gioco proposto, fin dal suo arrivo a PSG, Luis Enrico continua a essere dibattuto. Oggi se ne sottolinea anche la rigidità.
Nelle ultime settimane, Luis Enrico continua a essere dibattuto, soprattutto per la sua gestione. Anzi, oltre all’episodio Ousmane Dembeléil recente utilizzo di Nuno Mendes è stato notato. I portoghesi sembravano limitati e alcuni osservatori e sostenitori sottolineano una mancanza di flessibilità e libertà più in generale.
Paris Saint-Germain agli ordini del tecnico spagnolo. Un fatto confermato e alquanto denunciato Aymeric Laporte. Il difensore centrale franco-spagnolo l’ha conosciuto
Luis Enrico in qualità di selezionatore di Il Rosso ha parlato dell’argomento come ospite di
Rothen s’infiamma sulle onde radioRMC :« Con Luis Enrico era uno schema tattico molto fisso. Non avevamo molta libertà in questo senso, era come diceva lui, e nient’altro. Mentre ora abbiamo un po’ più flessibilità, possiamo prendere le nostre decisioni, possiamo scegliere cosa fare e quando, e questa è la differenza principale.“, ha detto il giocatoreAl-Nassr rispetto al suo attuale allenatore, Luis de la Fonte.
Per immaginare questa inflessibilità di Luis Enrico, Aymeric Laporte ha condiviso un esempio concreto nel gioco: “ Per quanto riguarda il gioco, avevamo le istruzioni e non potevamo allontanarci da esse. Ad esempio, palla lunga, al 90° minuto, non siamo riusciti a respingere la palla. Dovevamo giocare la palla da dietro, anche se volevamo guadagnare tempo, non volevamo perdere« .