Mercoledì 2 ottobre, il sindacato paritetico per lo sviluppo dello stadio Roudourou (SMASR) si è riunito con all’ordine del giorno il lancio del progetto di ammodernamento della tribuna presidenziale. Come preambolo, Philippe Le Goff, presidente dello Smasr, è tornato alla vittoria il giorno prima allo Stade Brestois di Salisburgo.
La maggior parte dei membri del sindacato guingampais hanno seguito con interesse la partita dei Finistériens, perché hanno condiviso un piccolo pezzo della loro avventura in Champions League mettendo a disposizione lo stadio Roudourou. La “solidarietà bretone” gioca un ruolo, come è avvenuto in precedenza per le partite della Ligue 2 dell’US Concarneau.
“Quattro volte più caro che a Concarneau”
Ma questa solidarietà ha un costo: “La fornitura dello stadio di Brest viene fatturata a 20mila euro a partita. Alcuni diranno che è poco, ma possiamo anche constatare che è quattro volte superiore all’affitto di Concarneau”, indica Philippe Le Goff, che precisa anche che “le sistemazioni effettuate allo stadio sono state pagate sia dallo Stadio Brestois, o tramite Stade Brestois e En Avant. Lo SMASR non è intervenuto. L’unico costo a carico del Comune di Guingamp è la pulizia del giorno successivo alla partita”.
Al termine della sua avventura europea, la capolista del Brest dovrà quindi sborsare 80.000 euro per le quattro partite giocate al Roudourou. Addirittura, uno scenario ormai possibile, di 100.000 euro grazie al spareggio che si giocherebbe a febbraio in un confronto andata e ritorno.