GARD A 50 anni dalla legge Velo, il Consiglio dipartimentale riafferma il suo sostegno

GARD A 50 anni dalla legge Velo, il Consiglio dipartimentale riafferma il suo sostegno
GARD A 50 anni dalla legge Velo, il Consiglio dipartimentale riafferma il suo sostegno
-

50 anni dopo la legge Veil, che ha rivoluzionato i diritti delle donne, il Consiglio dipartimentale riafferma il suo sostegno globale alle donne in materia di salute sessuale e riproduttiva, in particolare per quanto riguarda l’interruzione volontaria di gravidanza (aborto).

A 50 anni dalla depenalizzazione dell’aborto in Francia il 17 gennaio 1975 e dall’inclusione di questo diritto nella Costituzione francese l’8 marzo 2024, il Consiglio dipartimentale ricorda il ruolo essenziale che i suoi servizi svolgono nella prevenzione e nel sostegno. donne.

Nell’ambito delle sue missioni PMI, il Consiglio dipartimentale generalmente monitora e monitora le donne incinte. tramite un certo numero di trattamenti che rientrano nell’ambito della tutela materno-infantile, in particolare:

• Rimborso dei costi per esami e analisi biologiche prescritti nell’ambito di consulenze di pianificazione familiare (contraccezione, test di gravidanza, screening per infezioni sessualmente trasmissibili, diagnosi di gravidanza)

• Invio al PASS ospedaliero (accesso permanente alle cure sanitarie) che garantisce la copertura dei costi delle visite

I Centri di Salute Sessuale Gard (CSS) offrono azioni per garantire alle donne il controllo sulla propria sessualità. I CSS si rivolgono ai minori, ai giovani fino ai 25 anni, alle donne in situazioni di vulnerabilità e senza copertura previdenziale e a tutte le donne che desiderano sostegno in merito all’interruzione volontaria di gravidanza. Il Gard è collegato in rete con dieci sedi di centri di salute sessuale: all’interno dei centri medico-sociali, nei centri ospedalieri di Nîmes, Alès e Bagnols-sur-Cèze e nella filiale del Movimento Gard per la pianificazione familiare di Alès, sovvenzionata dal Consiglio dipartimentale (elenco dei 10 centri in appendice).

Come trarne beneficio? Non dovrete fare altro che recarvi sul sito dove verrete accolti dalle segretarie che identificheranno la richiesta di ognuno. I centri sono accessibili liberamente e in modo confidenziale.

• Medici o ostetriche forniscono consultazioni mediche ginecologiche durante le quali può essere prescritta una contraccezione adattata a ciascuna persona, oppure uno screening per le malattie sessualmente trasmissibili o tumori genitali e una diagnosi di gravidanza.

• I consulenti matrimoniali e familiari offrono un ascolto attento e discutono dei rapporti coniugali e familiari, dell’interruzione volontaria di gravidanza, ecc.

Presto una mostra sulla storia dell’aborto: memorizzare la lotta e continuarla!

Una mostra itinerante didattica, riccamente illustrata e presentata sotto forma di cronologia « Storia dell’aborto » è attualmente in fase di elaborazione da parte dei servizi del Consiglio di Dipartimento e sarà visibile nella prima metà di marzo negli archivi. Si presenteranno, tra l’altro, le origini dell’aborto nell’Antichità e nel Medioevo, la genesi del dibattito sull’aborto terapeutico, l’aborto come reato penale, la nascita della Maternità Felice nel 1956 divenuta Pianificazione Familiare nel 1960, l’aborto, un tabù persistente negli anni 2000, il diritto all’aborto.

-

PREV “Ho l’impressione che anche se ha sette anni meno di me siamo della stessa generazione”
NEXT Manuel Valls riprende davanti ai deputati il ​​dibattito sull’immigrazione clandestina