“La legislazione sul suolo è un dibattito, (…) una domanda che bisogna porsi. (…) Va affrontata la questione dei flussi migratori. (…) Se non risolviamo il problema della sovrappopolazione, non potremo fare nulla per le scuole di Mayotte. » Spinto dai parlamentari del Raggruppamento Nazionale (RN), scosso dalla deputata mahorese (Unione dei Democratici e degli Indipendenti) Estelle Youssouffa (legata al gruppo Libertés, indipendenti, d’oltremare e territori, LIOT), incoraggiato dagli eletti del centro blocco, Il ministro dei Territori d’Oltremare, Manuel Valls, ha assunto pienamente, lunedì 13 gennaio, nell’Assemblea nazionale, il tema dell’immigrazione clandestina a Mayotte, come priorità.
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Davanti alla commissione economica l’argomento non era però questo, con grande sgomento della destra e degli eletti di Mayotte, del resto: per il signor Valls, per il quale si trattava della prima udienza da quando era entrato in carica – dal suo “prendere possesso”– ha detto in un lapsus – si trattava di difendere il disegno di legge di emergenza dedicato alla ricostruzione del dipartimento devastato dal ciclone Chido il 14 dicembre 2024. La situazione resta così difficile nel territorio, colpito nuovamente dalla tempesta il 12 gennaio. , che l’inizio dell’anno scolastico è posticipato al 27 gennaio, ha annunciato il signor Valls, che tornerà sul sito “alla fine del mese”.
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