davanti al tribunale del Finistère, un imputato consumato dall’inquietudine

davanti al tribunale del Finistère, un imputato consumato dall’inquietudine
davanti al tribunale del Finistère, un imputato consumato dall’inquietudine
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“Ho la sensazione che sono io ad essere giudicato.” Nel secondo giorno del processo, Didier Stephan fatica ancora a comprendere la sua presenza nel palco degli imputati. Le accuse a suo carico, però, sono pesanti: furto in riunione, mancata denuncia di un reato e mancata assistenza a persona in pericolo. Il 18 febbraio 2022, questo 39enne di Brest, tossicodipendente da diversi anni, si trovava a casa di Yoann L’Abbé, nel quartiere di Bellevue, a Brest. È stato uno dei suoi conoscenti, Mickaël Sousseing, a invitarlo lì, per consumare cocaina. Ma la sera la situazione degenera e Mickaël Sousseing e il suo ospite entrano in conflitto. Sotto la violenza dei colpi, Yoann L’Abbé perse la vita. Una scena estremamente violenta alla quale Didier Stephan ha assistito senza chiedere aiuto.

Una rara anomalia genetica

“Ho provato a intervenire. Non lo facevo più perché avevo paura che Mickaël attaccasse la mia famiglia. Ero paralizzato», si è giustificato in tribunale. Riguardo ai fatti della mancata denuncia, spiega di aver temuto che i suoi pesanti precedenti penali – 19 menzioni all’epoca dei fatti – gli potessero nuocere. All’esperto psichiatra, incontrato poco dopo il suo arresto, Didier Stephan ha espresso la sua sofferenza. Quella di un uomo che è sempre stato diverso dagli altri: l’unico meticcio della sua famiglia, il più alto della sua classe, l’unico a non portare il cognome del padre… Crede che la sua mancata reazione stasera -questa sarebbe a causa di una malattia genetica, di cui era venuto a conoscenza solo poco prima. Poco documentata, questa sindrome, che colpisce i cromosomi sessuali, colpisce un uomo su 600. “I disturbi comportamentali sono comuni in questo tipo di sindrome”, spiega Yasmina Dejean-Mazouni, medico-psichiatra. Questa differenza potrebbe, in parte, spiegare la carriera del signor Stephan, che è stata segnata da numerose difficoltà, prima a scuola poi nella vita in generale. D’altra parte, sebbene le persone con questa sindrome siano sovrarappresentate nelle carceri e negli ospedali, la stragrande maggioranza di loro non diventa psicopatica famosa. »

L’esperto rileva inoltre che Didier Stephan non presenta disturbi psicologici o deficit mentali. Se quest’ultimo confida una certa ansia allo psichiatra, non si presenta colpevole al momento del colloquio, fatto notato anche dal suo coimputato. Non sembra che sia rimasto traumatizzato dalla scena a cui ha assistito. Affermazione smentita da Me Garrec, uno degli avvocati di Didier Stephan: “Come ti sei sentito dopo i fatti? », lo interroga. “Non sono mai stato così male”, confida il Brestois. Volevo morire. Mi sono persino detto che Yoann era quasi fortunato ad essere morto. Perché personalmente avrei preferito essere morto piuttosto che essere qui a spiegarti tutto questo. »

Francia

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