Questo lunedì, 13 gennaio, la Banque de France ha confermato la sua previsione di una crescita nulla del prodotto interno lordo (PIL) francese nell’ultimo trimestre del 2024, rispetto al trimestre precedente. “L’economia francese non è attualmente in recessione, anche se l’attività resta lenta”ha aggiunto il capo economista della Banque de France, Olivier Garnier, durante la presentazione dell’indagine economica mensile. Secondo lui, queste cifre negative si spiegano in particolare con il “gioco” post-Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024. Senza questo contraccolpo, il PIL sarebbe aumentato del +0,2% nel quarto trimestre.
Libri degli ordini vuoti nell’edilizia e nell’industria
Su scala settoriale i risultati sono più contrastanti. Nell’ultimo mese del 2024 l’attività è stata a mezz’asta per l’industria automobilistica, così come per quella tessile e dell’abbigliamento. Nel settore delle costruzioni, l’attività – già relativamente bassa – è rimasta stabile a dicembre, così come l’industria che ha beneficiato della forza dell’aeronautica e dell’industria alimentare.
In questi settori dell’edilizia e dell’industria – ad eccezione dell’aeronautica – i registri degli ordinativi sono ancora considerati vuoti. “il che non suggerisce alcuna significativa accelerazione (di attività) nei prossimi mesi”ha sottolineato Olivier Garnier. Peggio ancora, nel settore delle costruzioni, alcune norme più restrittive controbilanciano l’effetto positivo del calo dei tassi di interesse e della ripresa dei mutui immobiliari.
Motivo di gioia: i servizi hanno beneficiato delle celebrazioni di fine anno, in particolare l’alloggio e la ristorazione che hanno beneficiato anche della riapertura della cattedrale Notre-Dame de Paris.
L’incertezza politica costa cara
Se a gennaio si prevede un aumento dell’attività in tutti e tre i settori, l’incertezza politica e di bilancio resta fonte di preoccupazione sia per i consumatori che per gli investitori. L’indicatore di incertezza della Banque de France rimane a un livello “alunno”.
A dicembre, queste sole incertezze avevano spinto le previsioni di crescita francese per il 2025 dall’1,2% allo 0,9%. Il primo ministro François Bayrou dovrà chiarire gli orientamenti di bilancio del suo governo durante la sua dichiarazione di politica generale questo martedì 14 gennaio.