gli uomini sono colpiti prima

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L’ESSENZIALE

  • Secondo un nuovo studio, a parità di fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, gli uomini sono colpiti dalla demenza dieci anni prima rispetto alle donne.
  • Infatti, l’impatto del rischio cardiovascolare e dell’obesità sulla neurodegenerazione cerebrale si verifica all’età di 55 anni negli uomini e a 65 anni nelle donne.
  • Secondo gli autori, i fattori di rischio cardiovascolare devono essere maggiormente presi di mira prima dei 55 anni per prevenire la neurodegenerazione e il morbo di Alzheimer.

Secondo i dati, più di 55 milioni di persone attualmente soffrono di demenza in tutto il mondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)e, ogni anno, ci sono quasi 10 milioni di nuovi casi. I fattori di rischio includono la mancanza di attività fisica, il sovrappeso o l’obesità, il fumo e persino l’ipertensione. Ma di fronte a questi fattori, uomini e donne non sarebbero uguali. Infatti, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Giornale di Neurologia Neurochirurgia e Psichiatriaa parità di fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, gli uomini sarebbero colpiti dalla demenza dieci anni prima rispetto alle donne.

Uomini, colpiti in precedenza da demenza

Per ottenere questo risultato, gli scienziati hanno studiato i dati di 34.425 partecipanti, di età media 63 anni, che erano stati tutti sottoposti a scansioni addominali e cerebrali. Il rischio di malattie cardiovascolari è stato calcolato in base a diversi fattori: età, lipidi nel sangue (per misurare il colesterolo), pressione arteriosa sistolica, assunzione di farmaci per l’ipertensione, fumo e diabete.

Allo stesso tempo, i ricercatori hanno anche analizzato i cambiamenti nella struttura e nel volume del cervello e l’influenza dei rischi cardiovascolari, del grasso addominale e del tessuto adiposo viscerale (che circonda gli organi del corpo) sulla neurodegenerazione cerebrale.

55 anni per gli uomini, 65 anni per le donne

Risultati:

– Livelli elevati di grasso addominale e tessuto adiposo viscerale erano associati a un volume inferiore di materia grigia cerebrale sia negli uomini che nelle donne.

– L’impatto del rischio cardiovascolare e dell’obesità sulla neurodegenerazione cerebrale si è verificato dieci anni prima negli uomini (55 anni) rispetto alle donne (65 anni). In altre parole, a parità di fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, gli uomini sono colpiti dalla demenza dieci anni prima rispetto alle donne.

– Gli effetti sono stati più forti anche negli uomini che nelle donne.

I fattori di rischio cardiovascolare modificabili, inclusa l’obesità, meritano particolare attenzione per trattare e prevenire le malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Alzheimer, indicare gli autori, in a comunicato. Ciò evidenzia l’importanza di puntare fortemente sui fattori di rischio cardiovascolare prima dei 55 anni per prevenire la neurodegenerazione e il morbo di Alzheimer, oltre al beneficio su altri eventi cardiovascolari, come l’infarto del miocardio [crise cardiaque] e ictus.”

Un problema di salute pubblica perché, entro il 2050, il numero delle persone affette da demenza in Europa quasi raddoppierà, arrivando a 14.298.671 nell’Unione Europea e 18.846.286 nell’intera Europa, secondo le previsioni delAlzheimer Europa.

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