Il progetto nasce da una constatazione: se le persone vivono più a lungo grazie ai progressi della medicina, ciò non significa che i pazienti non abbiano postumi della malattia e quindi vulnerabilità fisiche, psicologiche, sociali o legate alla salute del loro ambiente.
Ma per sapere come curare i pazienti, dobbiamo conoscere i loro bisogni e creare i mezzi per rispondervi offrendo formazione ai professionisti che desiderano sviluppare un approccio multidisciplinare. Era quindi necessario aprire un osservatorio per la prevenzione delle vulnerabilità in Borgogna-Franca Contea. Obiettivo: raccogliere dati, intraprendere ricerche e sviluppare una clinica specifica per considerare e curare il paziente nel suo complesso.
Il presidente della Regione ha sottolineato il lavoro già svolto: “ State intraprendendo un’avventura immensa, quella di comprendere, avvicinare, alleviare la sofferenza che le sole cure mediche non possono sradicare. “. E Marie-Guite Dufay ha aggiunto: “ Con questo approccio unico al mondo, siamo al centro di un grande passo avanti. Sono felice e orgoglioso che la Regione possa sostenervi ».
A questo primo convegno, per questo progetto realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Regionale della Sanità, erano presenti circa 70 persone. La Regione Borgogna-Franca Contea sostiene l’Istituto nell’ambito del bando Envergure.
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