I casi di pertosse continuano ad aumentare nella regione, al punto che le scuole hanno inviato una lettera ai genitori per informarli della situazione.
Dall’inizio dell’anno scolastico, il dipartimento di sanità pubblica della Gaspésie-Îles-de-la-Madeleine ha registrato un centinaio di nuovi casi.
“La pertosse è iniziata all’inizio dell’estate. Abbiamo un picco che non è peggiore nelle ultime settimane. I batteri circolano molto nella regione”, spiega il consulente medico Jean-François Lefebvre, che ricorda che questi sono i casi segnalati.
“La maggior parte delle persone presenterà sintomi lievi che non richiederanno necessariamente una consultazione. “250 casi denunciati e diagnosticati potrebbero non sembrare tanti, ma sono tanti perché le persone potrebbero aver avuto la pertosse senza saperlo”, spiega lo specialista.
Difficile estrapolare i dati all’intera popolazione.
“L’importante è considerare che il batterio è lì dall’inizio dell’estate. Il 2024 è un anno molto importante. Quando tossisci, quando ti soffi il naso, devi fare attenzione a evitare di trasmetterlo”, osserva.
È essenziale proteggere i bambini piccoli.
“Sotto un anno, sotto i sei mesi e tre mesi, può causare complicazioni più gravi. Se hai la versione classica puoi tossire molto e avere attacchi di tosse per molto tempo, ma non è pericoloso. Nei neonati, invece, può esserlo», avverte il dottor Lefebvre.
Da qui l’importanza che le donne incinte si vaccinino per garantire la protezione del loro bambino non ancora nato.
I bambini vengono vaccinati a partire dall’età di due mesi contro i batteri.
“Vaccinare le donne incinte e i neonati è il modo migliore per proteggerli”, afferma lo specialista.
All’inizio è difficile distinguere tra influenza, COVID-19 o pertosse.
“È difficile. Queste sono tutte malattie che provocano tosse e possono dare sintomi che ricordano un raffreddore. Nella fase più classica della pertosse, dopo una settimana, si avranno attacchi di tosse importanti che possono durare diverse settimane. Tra un incontro e l’altro potresti non avere alcun sintomo e all’improvviso l’incontro ricomincia. È il classico caso di pertosse”, spiega il medico.
Spesso non è importante conoscere il tipo di malattia.
L’importante è adottare misure igieniche adeguate.
“Qualcuno che non si sente bene rispetto a un normale raffreddore, ha difficoltà a respirare o ha la febbre, possiamo consultarlo. Nel caso di un bambino, non appena sembra che stia meno bene, è opportuno consultarlo rapidamente», suggerisce vivamente il dottor Lefebvre.
Ai primi sintomi si può somministrare un antibiotico.
“Quando si scatena la tosse, l’antibiotico raramente riduce i sintomi, ma può ridurre la durata durante la quale la malattia può trasmettersi. In determinate situazioni può essere utile prendere un antibiotico”, spiega il medico.
Suggerisce di consultare il medico quando un bambino piccolo potrebbe essere stato in contatto con i batteri.