“L’abbronzatura è già sinonimo di lesioni”: tecnologia basata sull’intelligenza artificiale per sensibilizzare e individuare il cancro della pelle, ad Ablis

“L’abbronzatura è già sinonimo di lesioni”: tecnologia basata sull’intelligenza artificiale per sensibilizzare e individuare il cancro della pelle, ad Ablis
“L’abbronzatura è già sinonimo di lesioni”: tecnologia basata sull’intelligenza artificiale per sensibilizzare e individuare il cancro della pelle, ad Ablis
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Una nuova tecnologia, basata sull’intelligenza artificiale e sviluppata dalla società H4D, offre ora lo screening del cancro della pelle. Un’iniziativa proposta in comuni del dipartimento lontani dall’offerta sanitaria, come Ablis.

E se l’intelligenza artificiale (AI) lavorasse al servizio della scienza e, ancora meglio, della salute pubblica? È questa la proposta lanciata dalla società H4D, che mira a implementare in tutte le sue cabine di telemedicina situate a Yvelines, una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale per rilevare il cancro della pelle, in collaborazione con l’associazione francese del cancro e della pelle e il dipartimento degli Yvelines.

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Un progresso importante, presentato per la prima volta all’Università di Versailles-Saint-Quentin-en-Yvelines (UVSQ), il 27 maggio. Questo dispositivo permette, grazie all’intelligenza artificiale e alla telemedicina, di individuare precocemente il melanoma cutaneo. Dopo l’UVSQ, è ormai quasi ovunque a Yvelines, grazie all’autobus della sanità che raggiunge i comuni più lontani dall’offerta sanitaria, che questa tecnologia d’avanguardia è offerta ai pazienti, su appuntamento, come ad Ablis, martedì 11 giugno.

Negli ultimi trent’anni si sono verificati il ​​doppio dei tumori della pelle.

E il principio è semplicissimo. Durante il teleconsulto con il medico di base, il paziente stesso utilizza il dermatoscopio, un piccolo apparecchio dotato di lampada. “Consentirà di scattare foto di eventuali lesioni sospette, prima di inviarle a un software di intelligenza artificiale che analizzerà queste foto per fare una diagnosi sul tipo di emergenza che queste lesioni possono rappresentare”, spiega Marie Cooke, responsabile marketing dell’azienda. H4D.

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Sensibilizzazione

“A seconda di ciò, il medico, tramite teleconsulto, consiglia al paziente di fissare un appuntamento più o meno urgente con il proprio dermatologo”.
Un’operazione lanciata in un momento strategico: l’arrivo delle belle giornate, a maggio. “Facciamo parte dell’iniziativa “Purple May”, poco prima di andare in vacanza ed esporsi al sole, è importante organizzare un’operazione come questa per sensibilizzare le persone”, afferma Stéphanie Lelièvre, volontaria dell’associazione francese contro il cancro e il cancro. associazione cutanea.

“Il semplice atto di abbronzarsi è già sinonimo di danno, anche con la crema: non esiste un’abbronzatura sana, è già un’anomalia e non necessariamente tutti lo sanno”.

Stéphanie Lelievre (vuoto)

Ogni anno vengono rilevati 17.000 nuovi casi di melanoma, che causano non meno di 2.000 decessi. “Da trent’anni si registrano il doppio dei tumori della pelle”, spiega la volontaria. “Da qui l’importanza della prevenzione e del rilevamento”.

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Una campagna di sensibilizzazione non sempre facile da realizzare, soprattutto nelle aree più rurali che non beneficiano di un accesso privilegiato all’assistenza sanitaria. Ecco perché l’autobus sanitario del Dipartimento degli Yvelines è parte integrante dell’operazione, poiché ospita la tecnologia della compagnia HD4, per renderla accessibile alle popolazioni del territorio.

“Affrontare il deserto medico”

“Undici comuni di Yvelines sono stati segnalati dal Dipartimento, dall’Agenzia sanitaria regionale e dalla Cassa di assicurazione sanitaria primaria, perché considerati i più lontani dalle cure”, spiega Isabelle Rivierre, coordinatrice infermiera della sanità degli autobus di Yvelines.

“L’obiettivo è “andare verso” promuovendo la salute e superando così il deserto medico”.

Isabelle Rivierre (vuoto)

Se l’autobus offre soprattutto teleconsulti di medicina generale, non è raro che siano accessibili anche operazioni di screening, come questa volta, per il melanoma, ma anche per “il diabete, della mammella, del colon o dell’utero…”. “Quando sappiamo quanto sia difficile la consultazione, la cosa più importante, grazie a questo autobus, è che le persone non rimangano isolate”.

Laura Alliche

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