Monaco inserito nella lista grigia della “sorveglianza rafforzata” di un’organizzazione antiriciclaggio, il governo risponde

Monaco inserito nella lista grigia della “sorveglianza rafforzata” di un’organizzazione antiriciclaggio, il governo risponde
Monaco inserito nella lista grigia della “sorveglianza rafforzata” di un’organizzazione antiriciclaggio, il governo risponde
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Monaco è stato aggiunto alla lista grigia della “sorveglianza rafforzata” dalla Financial Action Task Force (FATF), l’organismo che lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo indicato venerdì 28 giugno. Spiegazioni su cos’è il GAFI.

Monaco è stato aggiunto questo venerdì alla cosiddetta lista grigia “sorveglianza rafforzata” dal Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI).

Nel corso di questa riunione plenaria, il GAFI ha aggiunto Monaco e Venezuela alla lista delle giurisdizioni soggette a sorveglianza rafforzata,

Una classifica resa nota dopo un incontro a Singapore. Anche il GAFI riconosce gli sforzi compiuti dal Principato negli ultimi mesi nella lotta contro la delinquenza finanziaria.

Il GAFI è un’organizzazione che lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Sul suo sito web si spiega che il GAFI “identifica le giurisdizioni con deboli misure antiriciclaggio e antiterrorismo in due documenti pubblici del GAFI pubblicati tre volte l’anno.

Lo scorso febbraio, l’organizzazione ha esaminato 131 paesi e giurisdizioni e ne ha identificati pubblicamente 106.

Di questi, 82 hanno da allora attuato le riforme necessarie per rimediare alle loro debolezze in termini di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo e sono stati rimossi dal processo.

Questo elenco identifica i paesi che collaborano attivamente con il GAFI “affrontare le carenze strategiche nel loro regime di lotta al riciclaggio di denaro, al finanziamento del terrorismo e al finanziamento della proliferazione”.

Quando il GAFI pone una giurisdizione sotto sorveglianza rafforzata, significa che il paese si è impegnato a risolvere rapidamente le carenze strategiche individuate entro il periodo di tempo concordato ed è soggetto a sorveglianza rafforzata.

In questa lista grigia ci sono: Bulgaria, Giamaica, molti paesi africani ma anche Filippine, Siria e Vietnam.

In un rapporto, pubblicato nel gennaio 2023, il Consiglio d’Europa ha chiesto al Principato di Monaco di combattere meglio il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Resta limitato il numero delle segnalazioni di attività sospette provenienti da casinò e gioiellerie, anche se questi settori rivestono particolare importanza nel Principato.

Rapporto MONEYVAL, l’organismo antiriciclaggio del Consiglio d’Europa nel 2023.

Il governo monegasco ha poi assicurato di volere “attuarli rapidamente al fine di rispettare i migliori standard internazionali nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo”.

Monaco è uscito dalla lista nera dei paradisi fiscali non cooperativi stilata dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) in seguito al G20 di Londra del 2009.

In un comunicato stampa, il governo del Principato ha reagito: “il comunicato stampa del GAFI riconosce tuttavia i progressi significativi compiuti dal Principato su molte delle azioni raccomandate da MONEYVAL l’anno scorso.
In particolare, la dichiarazione sottolinea il rafforzamento degli strumenti di lotta al finanziamento
del terrorismo, la creazione di una nuova autorità di sorveglianza finanziaria e di intelligence, la
attuazione di sanzioni finanziarie mirate e supervisione delle associazioni basate su
Valutazione del rischio.
È stato stabilito un calendario, che si estende su un anno e mezzo (fino a gennaio 2026), con due punti
tappe intermedie (maggio 2025, settembre 2025). Il Principato conferma la sua determinazione ad attuare le ultime raccomandazioni del GAFI indicato nella dichiarazione, nel rispetto delle scadenze previste.”

Essere in questa lista grigia oggi è una novità un’esperienza dannosa per l’immagine e l’economia del Paese.

Da parte sua, in un comunicato stampa, il Consiglio nazionale prende atto di questa decisione del GAFI e dell’impegno del governo ad attuare le ultime raccomandazioni contenute nella dichiarazione.
Il Consiglio nazionale ricorda che essere sulla lista grigia significa che il Principato collabora pienamente
con il GAFI per attuare le azioni correttive raccomandate.

A questo proposito, il Consiglio nazionale rileva con soddisfazione che le misure legislative messe in atto dal 2018 sono conformi agli standard internazionali attesi, e il GAFI ha addirittura evidenziato la
notevoli sforzi compiuti negli ultimi mesi.

Se questo rapporto conferma che stiamo lavorando attivamente per migliorare i sistemi antiriciclaggio, spetta ora al governo garantire l’attuazione, il più rapidamente possibile, dei testi votati dall’Assemblea. A tal fine, confermo che proseguiremo, nell’unità delle Istituzioni e nel rispetto delle prerogative di ciascuno, gli sforzi già compiuti per sostenere tutti gli attori interessati affinché possano svolgere la loro missione.

Tommaso Brezzo, presidente del Consiglio nazionale

L’inserimento di Monaco nella lista grigia del GAFI avviene in un momento in cui il principato è scosso da numerosi scandali finanziari sullo sfondo del licenziamento dell’ex amministratore dei beni principeschi e vicino ad Alberto II, Claude Palmero, che si è rivolto alla guerra legale .
Una recente inchiesta del quotidiano Le Monde ha infatti rivelato che una parte del patrimonio della famiglia principesca di Monaco era stata depositata in paradisi fiscali.

Con l’AFP

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