L’Ospedale universitario di Bruxelles (HUB) offre ora ai pazienti affetti da epilessia refrattaria una terapia minimamente invasiva. L’équipe di neurochirurgia ha effettuato venerdì un primo intervento con la terapia termica interstiziale laser (LITT), ha annunciato lunedì l’istituto in un comunicato stampa.
LITT è una tecnica chirurgica minimamente invasiva che utilizza il calore della luce laser per distruggere selettivamente il tessuto cerebrale responsabile delle crisi epilettiche. In combinazione con la risonanza magnetica (MRI) per visualizzare, in tempo reale, l’evoluzione delle aree cerebrali trattate, LITT offre una precisione neurochirurgica senza pari che consente di colpire i tessuti colpiti preservando le strutture cerebrali sane, spiega -on.
L’ospedale vanta “un’efficacia senza precedenti con il 50-80% dei pazienti liberati da attacchi, anche gravi, nel medio termine”. La terapia riduce significativamente il rischio di complicanze postoperatorie e la durata della degenza ospedaliera dei pazienti. In Belgio, 75.000 persone soffrono di epilessia, il 30% delle quali soffre di epilessia refrattaria, la più difficile da curare perché non risponde ad alcun trattamento farmacologico.
LITT rappresenta anche un nuovo approccio terapeutico per i pazienti affetti da tumore al cervello, spesso già affetti da chemioterapia e radioterapia. L’ospedale universitario di Bruxelles, l’unico in Belgio a disporre di tale tecnologia, ha potuto acquisirla grazie al sostegno del Fondo Erasmus (Epilessia) e dell’Associazione Jules Bordet (Oncologia).
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