colpa dell’inquinamento atmosferico?

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L’ESSENZIALE

  • Dei 286.862 americani che hanno partecipato al programma di ricerca, a 12.695 adulti è stato diagnosticato l’eczema.
  • I pazienti affetti da eczema vivevano in aree con concentrazioni di PM2,5 significativamente più elevate rispetto alle persone senza dermatite atopica.
  • Per ogni aumento di 10 µm/m3 dell’inquinamento atmosferico medio di PM2,5 nel loro codice postale, i volontari hanno il doppio delle probabilità di soffrire di questa malattia infiammatoria cronica della pelle.

Prurito, arrossamento, croste, secchezza… Questi sintomi cutanei possono indicare un eczema. Ricordiamo che questa malattia infiammatoria cronica della pelle evolve ciclicamente con periodi di riacutizzazioni, intervallati da periodi di remissione, senza eczema, di durata variabile. Nella maggior parte dei casi, secondo l’assicurazione sanitaria, l’eczema è legato a una storia familiare di atopia. Possono essere coinvolte anche anomalie immunologiche e cutanee. Anche i fattori ambientali sono responsabili della comparsa della dermatite atopica. Tra questi troviamo l’esposizione all’inquinamento atmosferico urbano. “Le pratiche industriali generano inquinamento dell’aria ambiente, in particolare particelle fini con diametro ≤ 2,5 μm (PM2,5)”hanno indicato gli scienziati della Yale School of Medicine (Stati Uniti).

Eczema: rischio doppio per ogni aumento di 10 µm/m3 di PM2,5

In uno studio recente, i ricercatori volevano determinare se l’esposizione alle particelle fini aumentasse il rischio di eczema, perché il lavoro americano che esamina la questione è raro. Per effettuare lo studio, il team ha utilizzato i dati del programma di ricerca “All of Us” del National Institutes of Health degli Stati Uniti. Quest’ultimo copre 286.862 persone per le quali erano disponibili informazioni demografiche, codici postali e cartelle cliniche elettroniche. Parallelamente sono state analizzate le concentrazioni medie annue di PM2,5.

Complessivamente, a 12.695 volontari (4,4%) è stato diagnosticato un eczema. Dopo aver tenuto conto dei fattori demografici, del fumo e delle comorbidità atopiche, gli autori hanno notato che i partecipanti con eczema avevano maggiori probabilità di vivere in codici postali con alti livelli di PM2,5 nell’aria. Secondo i risultati pubblicati sulla rivista, per ogni aumento di 10 µm/m3 dell’inquinamento atmosferico medio di PM2,5 nel loro codice postale, le persone avevano più del doppio delle probabilità di avere l’eczema. Plos One.

L’inquinamento atmosferico colpisce il sistema immunitario

Il team conclude che un aumento dell’inquinamento atmosferico, misurato dal PM2,5, può influenzare il rischio di sviluppare eczema, probabilmente a causa dei suoi effetti sul sistema immunitario.

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